Padre Joseph Zhang Yinlin, 44 anni, è destinato a entrare nella storia della presenza ecclesiastica in Cina. Il 4 agosto verrà ordinato vescovo di Anyang, provincia di Henan, primo vescovo cinese ordinato pubblicamente in tre anni e il primo dopo che il Vaticano e la Cina hanno riaperto un canale di dialogo nel giugno 2014. L'ultimo vescovo ordinato è stato, il 7 luglio 2012, Thaddeus Ma Daqin, insediato come ausiliare di Shangai. Ora però si trova agli arresti domiciliari nel seminario di Sheshan, dopo che ha dato le sue dimissioni in segno di protesta contro l'Associazione patriottica cattolica cinese, controllata dal Governo.
L'ordinazione di padre Zhang, la prima in Cina sotto il pontificato di Francesco, era inizialmente prevista per il 29 luglio, ma la diocesi ha scelto di posticipare la data al 4 agosto, in concomitanza con la festa di San Giovanni Maria Vianney, il santo patrono dei sacerdoti.
"Abbiamo invitato diversi vescovi, ma non possiamo confermare chi sarà presente e chi presiederà l’ordinazione" ha detto padre Zhang in un’intervista all'agenzia di stampa Ucanews. Per un'ordinazione episcopale è necessaria la presenza di almeno tre vescovi e, nel caso della Cina, almeno uno dei presenti deve essere approvato dal Vaticano. Nel Paese la maggior parte delle nomine dei vescovi sono organizzate dalla Conferenza episcopale, composta da vescovi riconosciuti dal Governo. I candidati, in genere, ricevono però l'approvazione papale in anticipo e si viene a creare unità d'intenti tra autorità politica e Santa Sede nelle elezioni. Ciò non toglie che spesso, come denuncia la Chiesa, funzionari del Governo cercano di manipolare il processo di elezione.
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