L’incontro ha riunito circa 3.500 assistenti di organizzazioni civili e sociali di più di cinquanta paesi e rappresentanti di rilegioni diverse intorno al tema “La Famiglia Naturale e il Futuro delle Nazioni, Crescita, Sviluppo e Libertà”.

Il Congresso ha tentato di creare uno spazio interculturale e interreligioso di incontro, riflessione, dialogo e proposta al fine di rendere possibile e costruire insieme un mondo idoneo per la famiglia, facendo un bilancio delle minacce e delle sfide affrontate in questi dieci anni dalla proclamazione da parte dell’ONU dell’ “Anno Internazionale della Famiglia”.



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CONCLUSIONI DEL
III CONGRESSO MONDIALE DELLE FAMIGLIE





PRIMO. - LA FAMIGLIA è un’istituzione di diritto naturale, origine delle società, e costituisce la sua cellula base fondamentale.

La Famiglia è costituita dall’insieme di persone che si trovano unite da una relazione di parentela, che può derivare da consanguineità, affinità o legalità, a seconda che sia dovuta alla filiazione, al matrimonio o all’adozione.

SECONDO. - IL MATRIMONIO, basato sulla Natura Umana, costituisce la cellula fondamentale della famiglie ed è l’unico modo morale o etico di formare una famiglia.

Il Matrimonio è costituito dall’unione di un uomo e una donna, la cui finalità è costituire una comunità di vita, allo scopo di fornirsi aiuto reciproco e nel tentativo di preservare l’umanità.

TERZO. – Essendo contraria alla natura umana, non si potrà riconoscere come matrimonio l’unione di persone dello stesso sesso.

QUARTO. – LA VITA E IL RISPETTO DELLA DIGNITA’ UMANA – sono i primi e fondamentali diritti dell’uomo, che quindi devono essere rispettati dal momento della fecondazione dell’ovulo o concepimento.

QUINTO. – Le trecento istituzioni che hanno partecipato a questo Congresso in rappresentanza di più di cinquanta Paesi chiedono da questo momento alle Autorità dei rispettivi Paesi e al Segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan, di pronunciarsi contro l’iniziativa presentata da vari Paesi nei giorni scorsi e mirante a promuovere l’orientamento sessuale degli omosessuali e delle lesbiche come un diritto umano, perché ciò è contrario alla natura e alla dignità dell’uomo e alle istituzioni fondamentali della società come la famiglia e il matrimonio.

[Traduzione dall'originale in spagnolo a cura di ZENIT]