L’Azione cattolica italiana, (350mila tesserati e almeno altrettanti partecipi alle iniziative parrocchiali), è scesa in campo per UnoDiNoi. Per il presidente nazionale Franco Miano è fondamentale «far crescere la sensibilità attorno al tema della difesa dell’embrione umano ed innescare un’ampia riflessione attorno al riconoscimento della uguale dignità dell’uomo, dal concepimento alla morte naturale, dignità che fonda i valori di libertà, giustizia e pace che sono poi alla base del vivere insieme».

UnoDiNoi «ci parla della possibilità di far sentire la cittadinanza comune come un valore in sé, per il fatto di potersi esprimere e chiedere pubblicamente la tutela di qualcuno o qualcosa, nel nostro caso dell’embrione umano. L’Azione cattolica è molto sensibile ai valori della cittadinanza e visto che siamo nell’anno della cittadinanza, la nostra associazione vede auspicabilmente un di più di partecipazione democratica, evidenziando in questo caso che si possa e si debba guardare all’uomo nella sua interezza e alla sua integrale dignità».

Perché aderire? «Perché firmare vuol dire dare voce a chi non ce l’ha. Mi sembra la più semplice delle risposte, perché si dà dignità a chi non può rivendicarla da solo. E’ una specie di invocazione perché la società si occupi di tutte le sue dimensioni, anche le più deboli e invisibili, invece che solo di quelle forti e rumorose.

«La Chiesa italiana è schierata per la vita, i parroci ed i laici daranno il loro sostegno alla giornata nazionale del 12 maggio. E l’Azione cattolica è pronta a fare la sua parte».

Una comunità che educa

In Sardegna si terrà sabato prossimo l’undicesimo dei 16 Convegni pubblici regionali promossi dall’Ac in preparazione alla prossima Settimana sociale dei cattolici italiani