La penultima giornata del Fiuggi Family Festival è stata segnata da un film in concorso di ambientazione esotica: The Pearl, diretto da Sirous Hassanapour, racconta la realtà a noi sconosciuta della gente di mare iraniana, con le loro tradizioni e credenze popolari.

Karim (Alireza Oosivand) è un pescatore di perle, costretto ad abbandonare la sua attività, per problemi di cuore. Dovrà operarsi ma la famiglia non è abbastanza benestante da potersi permettere di pagare un intervento chirurgico. Sarà l’anziano padre ad immergersi al posto di Karim ma l’età ormai è davvero troppo avanzata e anche lui dovrà rinunciare.

I due figlioletti dello sfortunato pescatore, Maher e Mahrokh, cercano in tutti i modi di rendersi utili. Un giorno Maher scopre un’immensa quantità di uova di tartaruga marina immerse nella sabbia: potranno essere utili sia per uso della famiglia, sia per uso commericale.

La sorellina Mahrokh, però, si oppone: secondo una tradizione locale, infatti, la tartaruga marina è legata alla buona sorte e risparmiarla porterà loro molta fortuna.

La dedizione e la gratitudine di Maher verso il padre sono così forti, che il ragazzo si immergerà in mare, facendo lui quello che nemmeno il nonno è più in grado di fare. Rischierà la vita e sarà salvato per puro miracolo.

The Pearl conduce lo spettatore in un mondo realistico e fiabesco al tempo stesso. Il motivo conduttore è rappresentato dalla fanciullezza e dalla crescita, dalle difficoltà e dalle sfide nel diventare grandi.

È un film che affascina molto a livello paesaggistico: la fotografia della costiera meridionale iraniana è eccellente.

In forte evidenza è anche il rapporto uomo-natura, nell’eterno dilemma tra rispetto del creato e legittimo sfruttamento delle risorse, un tema presente anche nella cultura musulmana. Memorabile è la scena del salvataggio della tartaruga marina e dell’emersione dalla sabbia delle piccole tartarughe, appena uscite dall’uovo.