Il 17 novembre è stato presentato nella Pontifica Università Gregoriana un libro dal titolo “HIV e AIDS in Africa” curato da Padre Jacquineau Azetsop. Il libro, come dal sottotitolo, è una riflessione cristiana sulla salute pubblica e uno studio sulle trasformazioni sociali. Certamente con una lettura attenta del saggio si capiranno meglio tutti i fenomeni che hanno scatenato il virus, e che sono analizzati nelle diverse prospettive: teologica, pastorale e sanitaria. Soprattutto si è parlato dell’Aids come male morale che ha messo alla prova la società. Dovremmo soffermarci sull’emarginazione, la povertà, la discriminazione della donna, e non sulla “promiscuità” dei rapporti in Africa, perché in questi problemi sociali vi sono le cause della diffusione del virus. Il curatore ha spiegato come non ci siano sostegni psicologici ai malati che si sentono soli ed incompresi e che come gli stessi non possano ricevere un buon sostegno psicologico, che è alla base del contrasto della malattia. Il saggio si propone anche di essere uno strumento didattico per le nuove generazioni di africani che in esso trovano un aiuto alle domande teologico-filosofiche ed antropologiche. Un libro dedicato all’Africa per gli africani “per aiutarli a stare di fronte a questo dramma e accompagnare le persone colpite” come afferma Padre Azetsop. La Chiesa non è indifferente al problema, sta facendo molto per le persone malate di Hiv e per prevenire la diffusione del virus. In conclusione: ciò che rende forte il lavoro della Chiesa, sarebbe trovare politiche locali che risanerebbero “La malnutrizione, lo sfruttamento, il lavoro in schiavitù, la mancanza di acqua potabile” — come Papa Francesco ha ricordato nel viaggio di ritorno dall’Africa — “questi sono i problemi”.
ULTIME NOTIZIE
Nov 18, 2016 08:03