La prima giornata di Conclave si è conclusa, come era prevedibile, con la fumata nera. Intorno alle 19.45, nel bel mezzo di una serata piovosa, il comignolo della Sistina ha iniziato ad emettere il fumo e i numerosi pellegrini accorsi hanno iniziato a lasciare piazza San Pietro al riparo dei loro ombrelli.
Nella tarda mattinata di oggi, dopo la celebrazione della Santa Messa pro eligendo Romano Pontifice, presieduta dal cardinale decano Angelo Sodano, tutti i cardinali si sono recati presso la residenza Santa Marta, dove hanno pranzato.
Il trasferimento presso la Cappella Paolina è avvenuto intorno alle 16.15, dove i 115 elettori hanno sostato per un breve momento di preghiera. Il cardinale Giovanni Battista Re, vice-decano dell’Assemblea Cardinalizia, ha pronunciato la seguente invocazione: “Il Signore, che guida i nostri cuori nell'amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi”.
Subito dopo, è iniziata la solenne processione verso la Sistina, che ha transitato lungo la Sala Regia, durante la quale i porporati hanno intonato le Litanie dei Santi. Giunti nella Cappella, si sono accomodati secondo l’ordine prestabilito, concludendo i canti con il Veni Creator Spiritus.
Alla processione hanno preso parte anche: il cardinale non-elettore Prosper Grech, che ha poi tenuto la prima meditazione; l’Uditore Generale della Camera Apostolica, monsignor Giuseppe Sciacca; il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, monsignor Guido Marini; due Membri del Collegio dei Protonotari Apostolici; due Membri del Collegio dei Prelati Uditori della Rota Romana; due Membri del Collegio dei Prelati di Camera; il Segretario del Cardinale che presiede il Conclave; i Cerimonieri Pontifici e i Membri della Cappella Musicale Pontificia.
All’ingresso nella Sistina, i Cardinali sono stati accolti dal Sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu; dal Segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Dominique Mamberti; dal Prefetto della Casa Pontificia, monsignor Georg Gänswein; dai religiosi e dalle religiose incaricate della Sagrestia; dai sacerdoti confessori; dal Comandante della Guardia Svizzera Pontificia, Daniel Rudolf Anrig, e dal personale di servizio autorizzato. Di guardia alle porte della Cappella Sistina i Membri del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia.
Una volta completata la disposizione sui banchi della Sistina, i cardinali hanno ascoltato le prescrizioni del cardinale Re, ai sensi della Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, poi ciascuno di loro, con la mano sul Vangelo, ha pronunciato il giuramento: “Ed io N. Cardinale N. prometto, mi obbligo e giuro, e, ponendo la mano sopra il Vangelo, aggiungeranno: Così Dio mi aiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano”.
Intorno alle 17.35, dopo che il cardinale James Michael Harvey, ultimo degli elettori, ha prestato giuramento, monsignor Marini ha pronunciato la tradizionale formula Extra omnes. Tutti i non elettori hanno quindi lasciato la Sistina, ad eccezione del cardinale Grech che ha tenuto la sua meditazione, soffermandosi in particolare sulla gravità del compito che attende gli elettori e sulla necessità di votare con rettitudine, compiendo esclusivamente la volontà di Dio per il bene della Chiesa.
Poi, come da prassi, il cardinale Re, ha domandato ai presenti se desideravano procedere alla votazione che, durante la prima giornata del Conclave, è facoltativa. La scelta dei cardinali è stata per il voto, seguito, come quasi sempre accade con il primo scrutinio, senza che nessun candidato abbia raggiunto i 77 voti necessari per l’elezione a Vescovo di Roma.
Domattina, alle 9.30 è prevista la seconda votazione. Gli eventuali scrutini successivi saranno alle 11.30, 16.30 e 18.30.