Gender neutral toilet

Gender neutral toilet - Wikimedia Commons

“Spettacoli gender”. Gandolfini: “Necessario consenso informato genitori”

Il Comitato “Difendiamo i Nostri Figli” interviene nel dibattito sul progetto didattico-teatrale “Fa’ afafine”, proposto per le scuole italiane

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“Grazie all’azione collettiva dei gruppi locali del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, in alcune città italiane, tra cui Bolzano e Bologna, si è aperto un accesso dibattito con gli uffici scolastici riguardo un’attenta valutazione della proposta teatrale dello spettacolo Fa’ afafine – il cui protagonista è un ragazzino gender fluid che si sente maschio o femmina a seconda dei giorni – e la garanzia del diritto al consenso informato dei genitori”. Lo dichiara Massimo Gandolfini, presidente del Comitato promotore del Family day.
“La massima attenzione suscitata tra i genitori – prosegue Gandolfini – ancora una volta dimostra come la cultura del popolo italiana non è assolutamente allineata a queste derive antropologiche, avendo ben chiaro il principio che la condotta affettiva dei ragazzi è strettamente legata alla loro identità sessuata”.
“Continueremo pertanto la nostra attività di sensibilizzazione sempre nell’ottica della difesa dell’innocenza dei più piccoli”, conclude il presidente del Family day.
Intanto, il Comitato Difendiamo i Nostri Figli – Commissione Scuola – comunica di aver inoltrato nuovamente al MIUR la richiesta di attenta valutazione della proposta teatrale dello spettacolo Fa’ afafine, prevista sul territorio nazionale nei prossimi mesi.
La richiesta è accompagnata da qualificata valutazione pedagogica nella quale si evidenzia come la tematica del gender fluid, ivi trattata, risulti inconciliabile con la pluralità degli orientamenti educativi delle famiglie e sia ritenuta dallo stesso Ministero incongruente con la funzione pubblica della scuola nella quale “non rientrano in nessun modo né ‘ideologie gender’ né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo”.
Inoltre, il Comitato segnala che “la collocazione della rappresentazione teatrale al mattino e la proposta indiscriminata alle scuole, rendono necessario il consenso consapevole delle famiglie e la previa e adeguata informazione su ogni dettaglio relativo ai contenuti, alle modalità di attuazione e ai possibili percorsi educativi ad essa connessi”.
La partecipazione a iniziative didattiche legate a temi sensibili e legati alle scelte educative e culturali delle famiglie – viene ricordato – è facoltativa, anche se proposta in orario scolastico, e i genitori possono aderirvi o meno esercitando il “diritto di educare e istruire i propri figli”. È nel loro diritto chiedere che i propri figli vengano esonerati e dispongano in alternativa di altre attività scolastiche, a tutela del diritto allo studio.
“Chiediamo quindi ai dirigenti scolastici, agli insegnanti e ai rappresentanti dei genitori di assicurare una puntuale raccolta di esplicite adesioni, prima che la propria scuola decida di proporre agli allievi la rappresentazione e ribadiamo la necessità di coinvolgere le associazioni dei genitori anche nella progettazione di percorsi didattici contro le discriminazioni. Solo in questo modo sarà garantito il pluralismo culturale della scuola e la libertà di educazione di tutti”, conclude poi la nota del Comitato “Difendiamo i nostri figli”.

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ZENIT Staff

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