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Quattro amici, una casa

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mc 2,1-12

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Lettura
Il Vangelo odierno si snoda tutto dentro una casa bloccata. Una casa senza vie d’accesso, nella quale, tuttavia, risuona la Parola di Dio. Come Dio apre una strada anche nel deserto, così in quella casa una strada si aprirà grazie alla Parola di Gesù e alla fede di quattro amici. È una strada che si apre quando il cuore è “toccato” dal Vangelo e vi si risponde con fede credibile.
Meditazione
L’afflusso della gente chiude lo spazio della Parola di Gesù e impedisce l’accesso a Lui dall’esterno. «Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone […] scoperchiarono il tetto»: per trasportare il paralitico vicino a Gesù, quattro amici aprono in senso verticale la casa bloccata. Solo quando l’uomo uscirà guarito, la casa si aprirà in senso orizzontale. La chiusura della casa è rotta così sui due assi dello spazio che si uniscono e si invertono nelle posizioni del paralitico, il quale entra dall’alto in basso ma orizzontalmente steso; esce in senso orizzontale, ma verticalmente in piedi. La casa è aperta prima dall’alto e poi di lato. Il passaggio dall’interno all’esterno è finalmente libero: «“Prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua”. Quello si alzò […] sotto gli occhi di tutti se ne andò». Le due trasformazioni del paralitico perdonato («Ti sono perdonati i peccati») e poi guarito («Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina») sono legate a quelle della casa e causate dalla Parola di Gesù. Gli specialisti del sapere religioso si ergono a guardiani di un cielo chiuso e denunciano la bestemmia quale violazione della frontiera che separa uomo e Dio. Ma grazie a Cristo Gesù la comunicazione fra cielo e terra è stabilita. La trasformazione della casa non è un semplice cambiamento di arredo: essa tocca in profondità il rapporto fra remissione dei peccati e guarigione dalla paralisi. La paralisi della malattia impedisce la comunicazione “orizzontale”, cioè con gli altri; la paralisi del peccato impedisce la comunicazione “verticale”, cioè con Dio. La duplice liberazione ricrea un uomo capace di camminare da solo in piedi attraversando lo spazio orizzontale «davanti a tutti» e provocando, perciò, l’estasi della lode a Dio: «Non abbiamo mai visto nulla di simile». La casa-Chiesa è ormai aperta dall’alto e dall’interno: dal cielo e verso la città, grazie alla fede di quattro amici, ai quali nessuno, nemmeno il paralitico guarito, esprime gratitudine. In silenzio e sostenendo una grande fatica erano arrivati, in silenzio se ne vanno.
Preghiera
Signore Gesù, Amico, sempre pronto all’ascolto e al risanamento del cuore. Amico di libertà e infinito respiro, carezza di solidarietà e melodiosa sinfonia d’eterna appassionata compagnia.
Agire
Oggi nella preghiera presenterò al Signore i travagli e le sofferenze dei miei amici.
Meditazione del giorno a cura di mons. Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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