View of the Vatican basilica from a roof near saint Peter square in Rome

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Presto Beato Giuseppe Mayr-Nusser, che rifiutò per fede di obbedire a Hitler

Tra i Decreti promulgati dalla Congregazione per le Cause dei Santi, anche quelli di sette missionari e un laico uccisi in odium fidei durante la guerra civile spagnola

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Saranno nove i nuovi Beati e sei i Venerabili Servi di Dio che la Chiesa eleverà presto agli onori degli altari. Il Papa ha autorizzato oggi la promulgazione dei Decreti durante l’udienza di stamane con il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Tra i prossimi Beati si staglia la figura di Giuseppe Mayr-Nusser, laico ucciso in odio alla Fede il 24 febbraio 1945. Nato nel 1910 in una famiglia di viticoltori, “Pepi” come viene chiamato in famiglia, è appassionato di sport e di Tommaso Moro; la sua attività principale è curare la formazione umana e spirituale dei giovani, impegno per il quale ottiene la presidenza della Gioventù Cattolica Sudtirolese, che in quegli anni si sta organizzando. Durante lo stesso periodo conosce Hildegard, che sta pensando seriamente di farsi suora ma cede ai suoi corteggiamenti e lo sposa il 26 maggio 1942. L’anno successivo nasce Albert. Fidanzamento e matrimonio non distolgono Giuseppe dalla sua multiforme attività sociale e religiosa, anche in conseguenza della quale viene arruolato a forza nelle divisioni dell’esercito nazista e condotto a Konitz per addestrarsi a diventare una perfetta SS. Va in crisi quando durante le esercitazioni militari gli viene chiesto di giurare “fedeltà, coraggio e obbedienza fino alla morte” ad Adolf Hilter. “Non posso giurare a questo Führer” dice a voce alta la mattina del 4 ottobre 1944, aggiungendo di non sentirsi nazionalsocialista per motivi religiosi.  Subito incarcerato e processato, viene condannato a morte come “disfattista”. Caricato su un treno a febbraio 1945, insieme ad altri 40 obiettori verso il campo di Dachau, il convoglio si ferma ad Erlangen perché la linea ferroviaria è stata bombardata: Pepi sta male, ha la febbre e la dissenteria. Per iniziativa di una delle guardie si affronta un viaggio a piedi di tre ore per farlo visitare da un medico nazista, che lo rimanda indietro. Tornato sul treno, muore quella stessa notte. Aveva 34 anni.
Tra i prossimi Beati ci sono anche 7 missionari del Sacro Cuore di Gesù che, guidati da Antonio Arribas Hortigüela, furono uccisi in odium fidei il 29 settembre 1936 durante la guerra civile spagnola per il solo fatto di essere religiosi.  Sarà Beato, infine, anche Luigi Antonio Rosa Ormières, sacerdote e Fondatore della Congregazione delle Suore del Santo Angelo Custode, morto il 16 gennaio 1890. Grande educatore, amato per la sua fede e semplicità, mirava la sua azione soprattutto ai più poveri e ai giovani nella speranza di “formare veri discepoli di Gesù”.
Tra i decreti autorizzati oggi dal Papa anche quelli che riconoscono:
– le virtù eroiche del Servo di Dio Alfonso Gallegos, dell’Ordine degli Agostiniani Recolletti, Vescovo Titolare di Sasabe, Ausiliare di Sacramento; nato il 20 febbraio 1931 e morto il 6 ottobre 1991;
– le virtù eroiche del Servo di Dio Raffaele Sánchez García, Sacerdote diocesano; nato il 14 giugno 1911 e morto l’8 agosto 1973;
– le virtù eroiche del Servo di Dio Andrea Filomeno García Acosta, Laico professo dell’Ordine dei Frati Minori; nato il 10 gennaio 1800 e morto il 14 gennaio 1853;
– le virtù eroiche del Servo di Dio Giuseppe Marchetti, Sacerdote professo della Congregazione dei Missionari di San Carlo; nato il 3 ottobre 1869 e morto il 14 dicembre 1896;
– le virtù eroiche del Servo di Dio Giacomo Viale, Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori, Parroco di Bordighera; nato il 28 febbraio 1830 e morto il 16 aprile 1912;
– le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Pia della Croce (al secolo: Maddalena Notari), Fondatrice della Congregazione delle Suore Crocifisse Adoratrici dell’Eucaristia; nata il 2 dicembre 1847 e morta il 1° luglio 1919.
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ZENIT Staff

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