India, Bandiera / Wikimedia Commons - SKopp, Public Domain

India: il Papa annuncia la creazione di due eparchie

Si tratta delle eparchie di Shamshabad e di Hosur

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Come annunciato nella sua lettera ai vescovi dell’India, diffusa oggi, martedì 10 ottobre 2017, il Santo Padre ha eretto l’eparchia di Shamshabad e ha nominato anche il primo vescovo. Si tratta del finora vescovo ausiliare di Trichur, mons. Raphael Thattil.
Nato il 21 aprile 1956 a Trichur, mons. Thattil ha conseguito il dottorato in diritto canonico orientale presso il Pontificio Istituto Orientale (PIO) a Roma.
Ordinato sacerdote nel dicembre 1980, ha ricoperto vari incarichi, tra i quali assistente vicario ad Aranattukara (1981), prefetto del seminario minore (1982), vice rettore del seminario minore (1991), direttore del “Diocesan Biblical Catechetical Liturgical Centre” (1992‑1995), primo rettore del seminario “Mary Matha” (1998‑2007), e protosincello dell’arcieparchia di Trichur (2007-2010).
Nominato da papa Benedetto XVI nel 2010 vescovo ausiliare di Trichur, è diventato nel dicembre 2013 anche visitatore apostolico per i fedeli siro-malabaresi residenti in India fuori del territorio proprio. Parla il malayalam e l’inglese e conosce l’italiano e il tedesco.
Come sottolinea una nota informativa della Santa Sede, il territorio della nuova eparchia è vasto. Comprende infatti l’intero Paese dell’India che non è già incluso in eparchie esistenti.
La sede della nuova eparchia di Shamshabad si trova a 50 km da Hyderabad, nello stato di Telangana, dove vivono circa 500 famiglie siro‑malabaresi. Sono 88 i sacerdoti tra eparchiali e religiosi.
In attesa del completamento della cattedrale, la pro‑cattedrale sarà la “St. Alphonsa Syro‑Malabar Catholic Church” a Kukatpally, vicino a Hyderabad, dove ci sarà anche la cancelleria e la residenza del Vescovo.
Papa Francesco ha reso nota anche la creazione dell’Eparchia di Hosur e ha nominato anche il primo pastore della nuova entità. Si tratta del finora sincello (cioè vicario episcopale) dell’eparchia di Irinjalakuda, il sacerdote Sebastian (“Jobby”) Pozholiparampil.
Nato il 1° settembre 1957 a Pullur, nell’eparchia di Irinjalakuda, è entrato nel seminario minore a Trichur. Compiuti gli studi presso il “St. Thomas Apostolic Seminary” a Kottayam, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel dicembre 1982, così riporta la scheda biografica fornita dalla Santa Sede.
Ha ottenuto la licenza in teologia (ecclesiologia) presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (“Angelicum”) a Roma. Ha ricoperto vari incarichi, tra cui quello di parroco di diverse parrocchie, inclusa la Cattedrale di Irinjalakuda, inoltre procuratore e poi rettore del “St. Paul’s Minor Seminary”, direttore del Movimento Cattolico Carismatico, Apostolato per la Bibbia e “Jesus Youth”, coordinatore della missione a Chennai, economo e finora sincello dell’eparchia di Irinjalakuda. Oltre all’inglese e al malayalam, conosce anche l’indi, l’italiano e il tedesco.
La nuova eparchia di Hosur comprende la parte settentrionale dello stato di Tamil Nadu, dove vivono circa 50.000 fedeli siro‑malabaresi nella città di Chennai ed altri 15.000 nelle città vicine di Chingleput, Dharmapuri, Vellore e Pondicherry.
Come riferisce la nota informativa vaticana, la loro cura pastorale è affidata a 22 sacerdoti, provenienti dall’eparchia di Irinjalakuda, responsabili di 44 centri pastorali. Nella regione sono attive anche 73 religiose, le quali gestiscono 8 scuole e altre opere pie.
Nonostante la concentrazione dei fedeli siro‑malabaresi a Chennai, la nuova Eparchia avrà la sede nella città di Hosur. La cattedrale e la cancelleria saranno comunque nei pressi di Chennai, rispettivamente la “St. Antony’s Syro‑Malabar Catholic Church” a Noothenchery e il “St. Thomas Pastoral Centre” a Aynavaram. (pdm)

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ZENIT Staff

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