Altruisti si diventa

Un uomo in profonda crisi per un dramma familiare decide di ridare senso alla propria vita dedicandosi al sostegno di persone inferme

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Ben non sta attraversando un buon periodo. I suoi tentativi di farsi conoscere come scrittore sono finora falliti; sua moglie vuole avviare le pratiche di divorzio anche se lui continua a tergiversare. Alla fine decide di voltare pagina; si iscrive a un corso per assistere malati disabili, organizzato da una chiesa locale.
Il suo primo incarico è quello di prendersi cura di Trevor, un ragazzo di 18 anni affetto da una grave forma di distrofia muscolare. Trevor vive una vita molto ordinata con la madre (il padre se n’è andato di casa quando lui aveva tre anni) ma Ben vorrebbe farlo uscire dalla cappa protettiva in cui si è rinchiuso.
Approfittando del fatto che la mamma si deve assentare per lavoro, ottiene da lei il permesso di partire con Trevor per un viaggio di una settimana con un pulmino appositamente attrezzato per andare in alcuni luoghi turistici che Trevor aveva sempre desiderato vedere…
Bravi i due protagonisti che con un dialogo serrato riescono a esprimere se stessi e ad entrare in sintonia. La sceneggiatura si appoggia troppo facilmente su eventi-pretesto per drammatizzare le problematiche dei personaggi

Questo film, un’esclusiva del portale NETFLIX, affronta il tema della cura delle persone disabili. Dopo l’insuperabile Quasi amici (entouchables-2011)-FilmOro, dopo il francese Un sapore di ruggine e ossa  e in attesa che arrivi in Italia a settembre Io prima di te (Me Before you-2016), un badante al suo primo incarico cerca di capire come deve comportarsi quando ha davanti a se una persona che ragiona perfettamente ma che si trova ingabbiato in un corpo inerte.

E’ lo stesso problema che si trovò ad affrontare Driss, in Quasi amici, assolutamente impreparato di fronte al problema di come prendersi cura di un uomo paraplegico ma la sua soluzione fu semplice e chiara: trattarlo per quello che è: una persona umana con desideri e volontà, con cui chiacchierare, ridere e scherzare.

Per Ben il problema è in un certo senso più complesso: Trevor è un ragazzo di diciotto anni, paraplegico dalla nascita; che conosce ben poco del mondo che vive fuori della sua stanza (va nei giardini pubblici un solo pomeriggio alla settimana, sempre il giovedì) e che ha timore di qualsiasi cosa che gli si presenti come nuova o imprevista. Trevor mette alla prova Ben, provocandolo continuamente o facendo addirittura finta di star male. E’ un modo per proteggere la sua intimità e il suo mondo tranquillo. Ma Trevor ha dei sogni, quelli che sorgono guardando la televisione: vorrebbe visitare la fossa più profonda del mondo, vorrebbe andare a vedere la mucca più grande degli Stati Uniti e non è insensibile al fascino delle ragazze che vede sul piccolo schermo.

E’ il punto di aggancio che trova Ben per costringerlo ad uscire dal suo mondo tranquillo: un viaggio di una settimana su di un camioncino appositamente attrezzato per le sue esigenze, per vedere quello che aveva sempre desiderato. Un viaggio in luoghi e stati diversi che diventa presto un percorso di trasformazione. Alla fine la loro amicizia si consoliderà su di un piano di assoluta parità: se Trevor ha avuto bisogno di Ben, anche Ben ha bisogno di ritrovare la fiducia in se stesso nel verifica che può ancora essere utile al suo prossimo, dopo una sua recente, dolorosa esperienza.

Il film sviluppa bene l’evoluzione dei due personaggi principali, c’è una buona chimica nel loro continuo alternare litigi a momenti di profonda sincerità.

La sceneggiatura sviluppa con convinzione l’iniziativa di Ben: per superare il suo dramma familiare, invece di disperarsi, decide di dedicarsi ad aiutare che sta peggio di lui ma non riesce a evitare una certa ossessione per l’horror vacui: l’autore finisce per caricare il racconto di eventi melodrammatici che dovrebbero servire a motivare la psicologia dei personaggi.

Trevor deve superare il trauma di esser stato abbandonato dal padre appena è risultata manifesta la sua infermità; il figlio di Ben, forse per una distrazione del padre, è morto sotto una macchina; la prova definita di recupero del proprio valore, sarà per Ben, quella di aiutare una donna a partorire in un parcheggio.

Per rendere il racconto interessante anche ai giovani, (durante il viaggio i due uomini raccolgono una giovane autostoppista che cerca la propria indipendenza dal padre) il film non esita ad utilizzare un linguaggio continuamente sboccato, con molte allusioni sessuali.

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Titolo Originale: The Fundamentals of Caring
Paese: USA
Anno: 2016
Regia: Rob Burnett
Sceneggiatura: Rob Burnett
Produzione: Levantine Films
Durata: 93
Interpreti: Paul Rudd, Craig Roberts, Selena Gomez, Jennifer Ehle
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Per ogni approfondimento http://www.familycinematv.it/
 
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Franco Olearo

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