Foto: Conferenza Episcopale Italiana

Terremoto. Mons. Gervais: "Danni immani al patrimonio artistico. Stato acceleri burocrazia"

L’Associazione ‘Tota Pulchra’ contribuirà ad alleviare le ferite subite dall’arte in questi mesi favorendo un progetto di riqualificazione di alcuni terreni di Accumoli

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“I danni al patrimonio storico-artistico dell’Italia centrale sono enormi, e se la burocrazia italiana non cambia ci saranno gravi conseguenze nel futuro”. Lo afferma monsignor Jean-Marie Gervais, prefetto coadiutore del Capitolo Vaticano e membro della Penitenzieria Apostolica, interpellato a seguito del terremoto avvertito in tutta l’Italia centrale mercoledì 18 gennaio.
La terra è tornata a tremare per ben tre volte e a seguito della terza scossa, durata circa 7 secondi, è crollato del tutto il campanile della chiesa di sant’Agostino di Amatrice. L’edificio religioso era già stato gravemente danneggiato dal sisma che distrusse il paese del reatino nella notte tra il 23 e il 24 agosto. Ora la torre campanaria di Sant’Agostino, dopo le prime due scosse di mercoledì mattina, è definitivamente crollata segnando la distruzione completa di un paese che ormai è da ricostruire nella sua interezza.
“Assieme alle tante vittime che l’Italia non dimenticherà e per cui preghiamo ogni giorno – prosegue monsignor Gervais – un gravissimo danno l’ha subito il nostro patrimonio secolare per cui si sono spesi lungamente intellettuali, artisti stessi, politici, e i cittadini tutti che investono sulla nostra arte. È di otto miliardi la stima dei danni causati dal sisma di agosto e dal secondo sciame sismico di ottobre, per questo l’Associazione culturale ‘Tota Pulchra’ da me fondata nel 2016 contribuirà – grazie al supporto dei frati della Basilica di San Francesco di Assisi – al restauro del Sacro Tugurio di Rivotorto lesionato dalla violenza delle scosse. Si restaurano i monumenti, gli edifici storici, ma difficilmente si possono guarire le ferite dell’animo di coloro che hanno perso tutto e che nonostante questo si sentono abbandonati dalle istituzioni”.
La verità emerge dalla terra, e in qualche modo accade proprio questo nel Lazio, in Abruzzo, Umbria e nelle Marche, tutte regioni interessate dal terremoto, che oggi necessitano di una presenza costante dello Stato e di tutti le istituzioni. “La gente – prosegue il monsignore – vive nelle tende o negli alberghi ma sogna di poter ritornare nelle proprie abitazioni, o comunque, nelle terre dove sono nati e dove hanno lasciato le loro attività. Lo Stato segua l’esempio dei privati e acceleri la burocrazia perché nessuno si senta solo”.
L’Associazione ‘Tota Pulchra’, in collaborazione con la Casa Editrice Ars Illuminandi, diretta da Pasquale Giannoni, contribuirà ad alleviare le ferite subite dall’arte in questi mesi anche favorendo un progetto di riqualificazione di alcuni terreni di Accumoli che potrebbero ospitare una “cittadella delle arti”, perché come ha detto il sindaco del paese, Stefano Petrucci, “bisogna ricostruire tutto, a partire da ogni singola pietra”.

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ZENIT Staff

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