Lettura
Nel Vangelo di oggi, Marco narra come Gesù, fra tanta folla, e tra i più generosi nel rispondere alla chiamata precedente, scelse liberamente un gruppo di dodici discepoli, perché stessero con lui, cioè per fare vita comune con lui, per prepararli ad essere le colonne del nuovo Israele e i collaboratori nella sua stessa missione. L’evangelista parla di un “monte” sul quale Gesù sale per fare la scelta dei suoi discepoli: si tratta di un luogo solitario, ma è anche una allusione alle grandi decisioni di Dio riguardo al suo popolo, prese spesso sulla cima di un monte.
Meditazione
Siamo nella Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio). Sarà utile approfondire qualche aspetto della apostolicità, che è una nota essenziale della Chiesa: “Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica”. Questa nota è anche oggetto di studio nelle commissioni ufficiali degli ecumenisti e dei teologi. L’apostolicità della Chiesa si riferisce alla sua continuità con Cristo e con gli apostoli nel suo cammino attraverso la storia. La Chiesa è apostolica in quanto “ascolta con assiduità l’insegnamento degli apostoli e vive la loro comunione nella frazione del pane e nelle preghiere” (At 2,42). L’apostolicità o la successione apostolica è una realtà dinamica, che abbraccia organicamente una serie di elementi e di attività. Essa include la fedeltà permanente alla dottrina degli apostoli; abbraccia la partecipazione al battesimo, alle preghiere degli apostoli e alla frazione del pane, che continua nella vita liturgica e sacramentale della Chiesa. La continuità della comunità apostolica si esprime mediante la condivisione della vita comune della Chiesa, vita di edificazione e di servizio reciproci, servita da un ministero pastorale della parola e del sacramento riconosciuto dalla Chiesa. Dalle Chiese Ortodosse e dalla Chiesa Cattolica è ritenuta essenziale all’apostolicità della Chiesa la successione ininterrotta nell’ordinazione dei vescovi (“successori degli apostoli”) e, quindi, dei ministeri ordinati. Inoltre, fin dai primi secoli, i cristiani – in particolare i monaci – hanno ritenuto che a tutti i membri della Chiesa fosse possibile vivere il legame con gli apostoli, imitandone la vita nella sequela di Cristo, nel discepolato, e anche nel martirio. Nella Chiesa antica e durante tutto il medioevo era vivissima “la nostalgia” della Chiesa apostolica, com’è descritta nei capitoli 2 e 4 degli Atti degli Apostoli.
Preghiera:
Esulti sempre, Signore, la tua Chiesa, sostenuta dal ricordo dei santi apostoli, e fedele alla dottrina e all’esempio dei suoi primi pastori, proceda sicura sotto la loro guida e protezione.
Agire:
Nella nostra vita cristiana, teniamo presente la forza e il coraggio degli apostoli nel testimoniare il Cristo risorto.
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Meditazione del giorno a cura di mons. Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo emerito di Foggia – Bovino, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
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Gesù sceglie chi vuole
Meditazione della Parola di Dio di venerdì 20 gennaio 2017 – II Settimana del Tempo Ordinario, Feria