Darrin Zammit Lupi - © Jesuit Refugee Service

Migranti. Mattarella: "Integrazione, un'opportunità per noi e per loro"

Messaggio del presidente alla Fondazione Migrantes in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

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“L’integrazione degli immigrati – a partire proprio dai più giovani, che ci guardano con maggiore speranza – costituisce una opportunità per loro e per noi, e questa può produrre i risultati migliori se c’è rispetto della legalità e se l’Unione Europea diventa capace di corresponsabilità nel programmare le politiche e nel suddividere impegni e oneri”.
È quanto afferma il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato a mons. Gian Carlo Perego, direttore Generale della Fondazione Migrantes, in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebra oggi sul tema ‘Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce’.
Il capo dello Stato esprime il suo apprezzamento per l’opera svolta dalla Fondazione Migrantes “a sostegno di tutte le persone migranti, siano esse italiane all’estero siano straniere nel nostro Paese” e “per la promozione di una cittadinanza responsabile, premessa di convivenza pacifica e di crescita civile”.
Soffermandosi sul tema della Giornata 2017, “di straordinario significato”, Mattarella afferma che il numero di minori migranti, giunti nelle nostre regioni, “è in crescita, così come è in aumento il numero dei bambini che approda in Italia senza i genitori. Si tratta di una realtà che interroga le coscienze di ciascuno e l’intera società. In discussione sono, infatti, valori fondanti della civiltà perché nei diritti e nelle opportunità dei più giovani si specchia il grado di umanità, di libertà, di coesione dell’intera comunità”.
“Viviamo un tempo di grandi cambiamenti e di epocali movimenti di persone”, prosegue il presidente, “la crescita dei flussi migratori – sospinti da guerre, da violenze, da squilibri ambientali e sociali, da ingiustizie – suscita ammirevoli espressioni di fraternità e solidarietà, ma anche reazioni di paura, e talvolta di chiusura”.
Per Mattarella, “è necessario affrontare alla radice i problemi che questi fenomeni pongono con intelligenza e lungimiranza, senza rinunciare ai principi di rispetto della vita e della dignità dell’uomo, che sono parte della identità europea e sui quali poggia la speranza stessa di un futuro migliore”. “È questa una sfida – afferma – che riguarda le persone come le comunità intermedie, le forze sociali, le istituzioni, per sconfiggere le paure e offrire ai giovani – a tutti i giovani, qualunque sia il colore della loro pelle – gli strumenti per diventare protagonisti e costruttori di un mondo sostenibile e più giusto”.

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ZENIT Staff

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