Armi

Pixabay

Mons. Urbańczyk: “La forza delle armi è ingannevole”

Il rappresentante della Santa Sede all’OSCE ricorda che la nonviolenza non equivale a “resa, disimpegno e passività”

Share this Entry

Un ennesimo appello al disarmo globale da parte della Santa Sede è arrivato tramite monsignor Janusz Urbańczyk. Il rappresentante vaticano presso l’OSCE, intervenendo alla seduta plenaria del Consiglio permanente dell’organismo intergovernativo, ha ricordato che la “nonviolenza” – così come interpretata da papa Francesco, nel messaggio per la Giornata Mondiale della pace 2017 – non è affatto sinonimo di “resa, disimpegno e passività”, mentre la “forza delle armi è ingannevole”.
Il presule ha ribadito il ruolo positivo che possono giocare le religioni nella prevenzione dei conflitti e nel peacekeeping, accennando anche al dramma dei migranti e dei rifugiati, ai quali vanno sempre garantite le libertà fondamentali, a partire da quella religiosa.
Monsignor Urbańczyk si è poi soffermato sulle sfide della presidenza di turno dell’OSCE (dall’1 gennaio affidata all’Austria), tra cui ha individuato le emergenze ambientali e le discriminazioni in base all’appartenenza religiosa, cristiana e non. In conclusione il rappresentante vaticano ha ribadito la grande importanza del dialogo interreligioso ai fini della pace mondiale.

Share this Entry

ZENIT Staff

Support ZENIT

If you liked this article, support ZENIT now with a donation