Papa Francesco continua ad avere nel cuore il Venezuela. Lo ha assicurato il cardinale arcivescovo di Caracas, Jorge Urosa Savino, a colloquio con la stampa, a margine delle visite di cortesia ai nuovi cardinali, dopo il Concistoro di sabato scorso. “Per noi è molto incoraggiante l’affetto e la preoccupazione che papa Francesco sente per il Venezuela”, ha sottolineato. Al tempo stesso, il porporato ha aggiunto che il Pontefice “si prende sempre cura di noi”.
Il cardinale Urosa ha anche ricordato che il Papa sta “aiutandoci ed accompagnandoci” in un dialogo politico assai “importante e necessario nel paese per fare in modo che si risolvano moltissimi problemi” dovuti alla attuale “crisi politica, economica e sociale”. Pertanto il porporato si è mostrato “molto grato per l’affetto, l’amore e il lavoro che papa Francesco sta facendo per la nostra patria”.
In merito alle negoziazioni, l’arcivescovo ha lamentato che “proseguono troppo al rilento”, laddove i vescovi sperano abbia luogo un risultato concreto ed effettivo, in tempi brevi. In questa stessa linea, Urosa ha affermato che sarebbe segno di buona volontà da parte del governo se si facilitasse la liberazione di molti prigionieri politici, “attraverso molti strumenti legali utilizzabili a tal fine”. La speranza della chiesa venezuelana, ha aggiunto il cardinale è che i risultati si vedano con maggiore rapidità nelle prossime settimane.
Dall’altro lato, l’arcivescovo di Caracas ha anche spiegato che “alcuni pensano che il delegato del Papa, monsignor Celli, possa risolvere” il problema”. Al tempo stesso, però, ha ricordato che “la responsabilità della risoluzione dei problemi pesa sulle spalle delle parti in conflitto, non sui compagni”. Non è il Vaticano – ha precisato – che può risolvere i problemi del Venezuela ma sono il governo e l’opposizione del paese che devono cercare di trovare accordi perché si risolvano le circostanze critiche ed assai negative che il popolo venezuelano sta vivendo.
In conclusione, ricordando la messa che lui stesso ha celebrato con le parti politiche, la domenica precedente, il cardinale Urosa ha spiegato che “esse cercano accompagnamento, solidarietà, affetto e un pronunciamento da parte nostra”. In conclusione il porporato ha detto che l’episcopato venezuelano ha toccato spesso questo tema in numerosissimi documenti e le dichiarazioni personali di molti vescovi hanno invocato la libertà per i prigionieri politici.
Cardinale Urosa (foto Arcidiocesi di Caracas)
Venezuela. Card. Urosa: “Il Papa sempre vicino al nostro paese”
L’arcivescovo di Caracas precisa: “La responsabilità della risoluzione del conflitto, però, non spetta alla Chiesa ma ai politici”