Sergio Mattarella

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Sergio Mattarella premia 40 "eroi" sconosciuti

Le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a donne e uomini distinti per l’impegno nella solidarietà, integrazione, inclusione sociale, promozione di cultura, legalità e contrasto della violenza

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito motu proprio 40 onorificenze al Merito della Repubblica Italiana a donne e uomini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nell’integrazione, nel soccorso, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella promozione della cultura, della legalità e per il contrasto della violenza. Il capo di Stato ha individuato, tra i tanti esempi presenti nella società civile e nelle istituzioni, alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.
Ecco l’elenco e le motivazioni dei nuovi insigniti dal presidente:
Emma Alatri, 90 anni (Roma), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per aver trasmesso, con la sua testimonianza e i suoi insegnamenti, i valori della libertà e della democrazia e il disvalore dell’odio”. Maestra, si è diplomata nel 1944 in una sezione speciale per perseguitati politici e razziali. Ha insegnato alla scuola elementare ebraica Vittorio Polacco dal 1945 al 1979, ricoprendo l’incarico di direttrice, per otto anni. In un periodo molto delicato per la comunità ebraica, appena uscita dalle persecuzioni nazi-fasciste, ha trasmesso ai suoi allievi l’amore per la libertà e il senso di appartenenza alla comunità nazionale.
Michele Albanese, 56 anni (Catanzaro), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per aver affermato il valore della legalità e della libera informazione in un contesto con forte presenza criminale”. Giornalista del Quotidiano del Sud, collaboratore dell’agenzia Ansa e consigliere nazionale della FNSI. E’ costretto a vivere sotto scorta dal 2014 per aver indagato e raccontato le realtà criminali di una delle zone a più alta densità mafiosa d’Italia, la Piana di Gioia Tauro: dal potere delle cosche, all’omicidio di Cocò Campolongo, al ruolo della ‘ndrangheta nelle attività del porto.
Giuseppe Antoci, 48 anni (Santo Stefano di Camastra), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua coraggiosa determinazione nella difesa della legalità e nel contrasto ai fenomeni mafiosi”. Dal 2013 è Presidente del Parco dei Nebrodi, la più grande area protetta dell’isola che sposa 24 Comuni fra Enna, Messina e Catania. Il suo impegno si è caratterizzato nella lotta contro i pascoli abusivi, gli abigeati, le macellazioni clandestine, il furto di macchinari agricoli e le frodi per ottenere finanziamenti europei. Ha più volte subito minacce prima di scampare, la notte del 17 maggio 2016, a un agguato mentre stava tornando a casa. Sotto la sua gestione, è stato adottato un protocollo di legalità che contiene le linee guida per contrastare i tentativi d’infiltrazione mafiosa nelle procedure di concessione a privati di beni compresi nel territorio di un Parco.
Marzio Babille, 63 anni (Trieste), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la professionalità e l’umanità con cui, in aree interessate da conflitti, ha prestato il proprio servizio in difesa dei diritti delle popolazioni in fuga dalle zone di conflitto”. È stato il rappresentante dell’Unicef in Iraq. Dopo aver prestato il suo servizio in Palestina, Sudan, India, Chad e Libia, nel 2013 ha guidato in Kurdistan la risposta di emergenza per l’arrivo di 250mila siriani. Nel 2014 ha gestito l’assistenza umanitaria nella provincia di Al Anbar, e poi, con il ruolo speciale di coordinatore umanitario delle Nazioni Unite, affrontato l’arrivo di un milione e mezzo di profughi provocato dall’offensiva dell’Is a Mosul, Sinjar e Tikrit. Ad agosto 2014 era a Talkief ed Alqosh ad assistere le prime migliaia di cristiani sfollati da Mosul. A settembre ad Amerli, liberata dopo un assedio di 83 giorni da parte dell’Is. Ha inoltre preso parte con Unicef e OMS alle attività volte ad avviare una intensa campagna di vaccinazione per la poliomielite penetrando anche a Mosul.
Marco Bartoletti, 54 anni (Firenze), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo contributo a favore di una politica di piena integrazione delle persone con disabilità e dei malati di cancro nel mondo del lavoro”. Presidente e proprietario di un gruppo di 8 aziende cha fanno capo alla BB Holding, azienda leader mondiale nella produzione di accessori per la moda. Nelle sue aziende assume persone con disabilità e con malattie terminali: tramite il lavoro restituisce dignità a queste persone. L’impegno sociale di Bartoletti si estende anche al supporto di attività a beneficio del territorio locale e di associazioni impegnate nel sociale.
Milena Bethaz, 44 anni (Aosta), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’encomiabile esempio di forza di volontà con cui ha combattuto la malattia successiva ad un grave incidente riconquistando la sua quotidianità”. Laureata in Scienze naturali e già campionessa del mondo di corsa in montagna, nell’estate 2000 riesce a coronare il sogno di diventare guardiaparco del Gran Paradiso. Il 17 agosto 2000, mentre stava facendo un sopralluogo insieme a un collega, vengono drammaticamente colpiti da un fulmine. Il collega perde la vita e per Milena seguono un periodo di coma, operazioni al cervello, una paresi e infine una lunga riabilitazione. Con straordinaria forza di volontà è riuscita a tornare alla sua vita e alle sue passioni. Nel luglio 2015 compie una significativa avventura alpinistica che l’ha vista raggiungere la vetta del Gran Paradiso a 4.061 metri.
Bonizella Biagini, 60 anni, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo impegno in ambito internazionale in materia di difesa ambientale”. Svolge la sua attività presso l’UNDP (United Nation Development Programme) a Tirana. Laureata in fisica teorica, ha cominciato, già a metà degli anni ’80, a studiare i primi modelli matematici applicati al clima. Ha lavorato con Legambiente, con il Climate Action Network. È stata tra i pionieri del Global Environment Facility, programma per aiutare i Paesi più poveri ad affrontare il cambiamento climatico. Al momento è impegnata nel trasferire in 11 Stati africani tecnologie a basso prezzo per diffondere dati essenziali ai contadini su uragani e siccità.
Claudia Carbonin, 41 anni e Luca Veronese, 48 anni (Venezia), Cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’esempio di accoglienza e disponibilità costantemente offerti in materia di tutela dell’infanzia”. Sono fondatori, insieme ad altre famiglie, di Amici dell’Affido, una rete di affidatari che si occupa di mutuo aiuto. Hanno una figlia di 9 anni e un’esperienza di cinque affidi di cui due di minori stranieri non accompagnati. Portano la loro testimonianza di famiglia pluri-affidataria negli incontri organizzati per sensibilizzare la cittadinanza sui temi dell’affido.
Luciana Cardinali, 61 anni e Franco Chianelli, 69 anni (Perugia), Commendatori dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la preziosa attività di sostegno ai giovani malati e alle loro famiglie”. Nel 1990 fondano, insieme ad altri genitori accomunati dalla dolorosa esperienza della malattia e morte dei propri figli, il Comitato per la Vita Daniele Chianelli – di cui Franco Chianelli è Presidente – con l’intento di dare un contributo a supporto della struttura pubblica nel sostegno a quanti soffrono e lottano per la vita e un’assistenza globale alle famiglie. Nel 2003 il Comitato ha realizzato il Residence Daniele Chianelli, una struttura speciale per pazienti in terapia ambulatoriale, accanto all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia che, gratuitamente, accoglie i malati adulti e bambini in cura presso i Reparti di Oncoematologia Pediatrica ed Ematologia, con i loro familiari.
Natale Ceccarelli, Colonnello medico dell’Aeronautica Militare, 60 anni (Napoli), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo prezioso servizio nell’attività di trasporto dei malati con assetto di bio-contenimento, eccellenza della aeronautica militare”. È capo del “Gruppo di Biocontenimento” deputato al trasporto di malati infettivi. Il trasporto sanitario aereo di pazienti altamente contagiosi con assetto di biocontenimento è una eccellenza dell’Aeronautica Militare. Tale trasporto prevede l’impiego di particolari sistemi d’isolamento avio-trasportabili e di personale altamente qualificato ed addestrato. L’Aeronautica Militare ha sviluppato la capacità di evacuazione aero-medica sin dal 2005 ed è l’unica forza aerea europea, insieme alla Royal Air Force britannica, ad avere una capacità simile.
Leonardo Cenci, 44 anni (Perugia), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la determinazione e la forza d’animo con cui affronta la sua gravissima malattia offrendo agli altri malati un esempio di reagire e di difesa della vita”. Appassionato di corsa, nel 2012, a causa di un tumore, ha dovuto smettere: le metastasi alla testa erano tali da fargli perdere la sensibilità agli arti inferiori. Nel 2013 ha dato vita all’associazione Avanti tutta onlus, di cui è Presidente, che ha l’obiettivo di offrire ai malati oncologici una qualità di vita migliore anche promuovendo l’adozione della pratica sportiva nei protocolli di terapia. Il sodalizio sostiene anche il Reparto di oncologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Domenica 10 aprile 2016 ha corso parte della 22esima edizione della Maratona di Roma: 10 km al termine dei quali è stato nominato «il primo atleta italiano a correre una maratona con un cancro non curabile».
Sofia Corradi, 82 anni (Roma), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il fondamentale contributo offerto alla formazione di una comune coscienza europea attraverso l’ideazione del progetto Erasmus”. Nel 1958, studentessa di Giurisprudenza, vinse una borsa di studio Fullbright e per un anno frequentò la Columbia University di New York. Al suo ritorno si vide negare il riconoscimento degli studi all’estero. Da allora è cominciata la sua battaglia per quello che diventerà poi il progetto Erasmus. Un suo appunto, che rappresentava una prima bozza del programma Erasmus, fu adottato dall’allora Ministro della Pubblica Istruzione, Ferrari Aggradi, diventando la base per un disegno di legge approvato anni dopo. Infatti nel 1976 la Comunità Economica Europea approvava un documento che incoraggia gli scambi tra le università di diversi Paesi e i viaggi degli studenti. Nel maggio 2016 ha ricevuto il Premio Europeo Carlos V in presenza del Re spagnolo Filippo VI, il Presidente del Parlamento europeo Schultz ed il Ministro dell’Istruzione Giannini.
Stefano D’Amico, 41 anni (Milano), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il coraggio e l’altruismo con cui, senza esitazione, si è tuffato in acqua per salvare una donna e la sua bambina”. Medico chirurgo specializzato in anestesia e rianimazione, in servizio presso l’Ospedale Civile di Legnano (MI). Il 26 agosto stava facendo jogging lungo l’Alzaia del Naviglio Grande quando si è accorto di una donna caduta in acqua con la bicicletta e con la figlia di sette mesi legata al seggiolino. Si è immediatamente tuffato riportando a riva la donna e la bambina, alla quale ha praticato il massaggio cardiaco, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, salvandole la vita.
Mario De Bellis, Carabiniere scelto, 35 anni (Firenze), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per lo spirito di servizio e il coraggio con cui si è prodigato nel salvataggio di due bambini caduti in un pozzo a Bagno di Ripoli”. Carabiniere scelto, in forza al nucleo Radiomobile di Firenze, in qualità di addetto. Il 29 maggio 2015, a Bagno a Ripoli, l’equipaggio del Nucleo radiomobile di cui fa parte De Bellis, si prodiga in una operazione di soccorso per trarre in salvo due bambini caduti in un pozzo di 15 metri. De Bellis, dopo essersi legato in vita un lungo tubo di gomma, aiutato da un collega, si è calato nel pozzo. Raggiunti i bambini, li ha tenuti in braccio fino all’arrivo dei Vigili del Fuoco.
Francesco Maria De Ponte, 27 anni (Roma), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per l’eccezionale prova di impegno e determinazione che gli ha permesso di portare avanti e concludere con successo il suo percorso universitario, superando le difficoltà derivanti dalla sindrome di autismo di cui è affetto”. Affetto da sindrome di autismo, è riuscito a conseguire la laurea magistrale presso l’Università Luiss Guido Carli. È dottore in Scienze politiche, indirizzo istituzioni politiche e amministrative.
Amalia De Simone, 43 anni (Napoli), Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo coraggioso impegno di denuncia di attività criminali attraverso complesse indagini giornalistiche”. Giornalista del Corriere.it e direttrice di Radio Siani, l’emittente anticamorra di Ercolano. I suoi reportage fanno luce sulla Terra dei fuochi e sul clan dei Casalesi nonché sugli immigrati irregolari del litorale Domizio, tra i quali ha messo le sue basi la mafia nigeriana. Ha vinto riconoscimenti nell’ambito del premio Cronista dell’Anno. Ha ricevuto inoltre vari premi tra cui il Premio Cutuli per la sezione Stampa Nazionale.
[La lista dei premiati prosegue qui]

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ZENIT Staff

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