Fouad Twal

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Palestina. Onorificenza al patriarca Twal dal presidente Abu Mazen

Conferita la “Medaglia di Gerusalemme” in riconoscenza del servizio eccezionale offerto al popolo e alla Chiesa cattolica in Palestina

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A pochi giorni dalla fine della sua missione alla guida del Patriarcato Latino di Gerusalemme, il patriarca emerito Fouad Twal è stato insignito dal presidente palestinese Abu Mazen della “Medaglia di Gerusalemme”. Al conferimento dell’onorificenza, avvenuto martedì scorso a Ramallah, presso la sede presidenziale palestinese – riferisce l’agenzia Fides – hanno preso parte anche alcuni rappresentanti dello staff presidenziale, compreso il dottor Majdi al Khaldi, consigliere del Presidente Abu Mazen per le relazioni con le Chiese e le comunità cristiane.
La Medaglia – spiegano fonti palestinesi – è stata conferita in segno di riconoscenza “per la guida spirituale esercitata dal patriarca e per il servizio eccezionale da lui offerto al popolo palestinese e alla Chiesa cattolica in Palestina”.
Lo scorso 24 giugno Papa Francesco ha accolto le dimissioni presentate dal Patriarca Twal per raggiunti limiti di età. Al suo posto, come amministratore apostolico sede vacante, è stato nominato padre Pierbattista Pizzaballa.
In un’intervista pubblicata sul sito del Patriarcato latino di Gerusalemme, il patriarca Twal si è soffermato sull’eredità che lascia nelle mani del nuovo Amministratore apostolico, notando che tra i punti di forza per padre Pizzaballa “c’è il fatto di aver servito per 12 anni come Custode di Terra Santa e di essere stato il vicario del Patriarca latino per la comunità cristiana di lingua ebraica”.
Riconoscendo che a questi elementi positivi si affianca “il problema della lingua araba, della mentalità orientale e di tutta l’attività pastorale”, secondo Twal “sarà sicuramente più facile per lui porre rimedio alle debolezze dell’amministrazione che gestire la cura pastorale dei fedeli arabi. Ma è anche vero che i fedeli stranieri del Patriarcato latino ora sono più numerosi dei cristiani arabi locali”.
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ZENIT Staff

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