Pier Giorgio Frassati

Festa del Beato Pier Giorgio Frassati, patrono delle Confraternite

Il Beato torinese non voleva che si facesse pubblicità alla sua carità. Come le Confraternite di cui poco si conosce l’intensa attività caritativa

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Era Pentecoste quel 20 maggio 1990 quando San Giovanni Paolo II proclamò Pier Giorgio Frassati Beato. “Egli è l’uomo del nostro secolo, l’uomo moderno, l’uomo che ha tanto amato! Non è forse l’amore la cosa più necessaria al nostro XX secolo, al suo inizio come alla sua fine? Non è forse vero che soltanto ciò resta, senza mai perdere la sua validità: il fatto che ‘ha amato’?”, disse il Papa nella sua omelia.
Pier Giorgio nasce nel 1901 a Torino da una famiglia della ricca borghesia: suo padre è un noto giornalista e la mamma una pittrice molto apprezzata. Questa nascita borghese non gli impedisce di avere una speciale predilezione e sensibilità per i bisognosi. Anzi, non solo frequenta le Opere di san Vincenzo, ma segretamente aiuta e sostiene tanti poveri e molte famiglie bisognose.
È questo l’aspetto che lo avvicina al mondo delle Confraternite: da sempre dedite alla carità, all’esercizio delle opere di misericordia corporale e spirituale, ma nel silenzio e nel nascondimento. Le Confraternite si conoscono infatti soprattutto per gli abiti caratteristici, per le processioni, tante anche in questo periodo estivo, come quelle dedicate alla Vergine Assunta e a San Rocco in agosto, ma molto meno per l’intensa attività caritativa.
Come il Beato Pier Giorgio: in apparenza uno studente universitario come tanti, amante della montagna, un amico simpatico e giocherellone, ma un uomo di fede e praticante. Con i suoi amici più stretti fonda anche una Compagnia o Società dei Tipi Loschi, un’associazione che gli riunisce insieme non solo come gruppo di amici, ma anche come ragazzi uniti con un vincolo di preghiera e di fede.
Meravigliosa e attuale questa che potremmo chiamare come una “doppia vita Santa”, non voleva che si facesse pubblicità alla sua carità, al contrario del mondo che oggi pubblicizza e ostenta il bene per usarlo per altri scopi. Gli uomini di Dio, come Pier Giorgio, lo tengono nascosto, un segreto, tra loro e il Signore, che “Vede nel segreto”.
Che le Confraternite seguano questi esempi di santità, riuniscano sempre più giovani e uomini di buona volontà per una vita davvero piena di carità operosa, perché, come diceva Pier Giorgio in una sua frase diventata famosa “Vivere senza fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere una lotta per la Verità non è vivere ma vivacchiare…“

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Antonio Interguglielmi

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