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Flag of Austria - Pixabay (pepa74)

Austria. Elezioni da rifare per "irregolarità nello spoglio"

La Corte Costituzionale ha confermato la presenza di brogli, nel maggio scorso, che hanno impedito di far vincere le presidenziali al candidato nazionalista Norbert Hofer

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Il popolo austriaco dovrà tornare alle urne, perché il voto del maggio scorso, che ha sancito la vittoria alla presidenza della Repubblica di Alexander Van der Bellen, esponente dei Verdi, è stato viziato da enormi brogli elettorali.
La tesi, agitata fin da subito, ha trovato ora conferma nella Corte Costituzionale. I giudici austriaci hanno così decretato nulli i risultati, chiedendo di rifare le elezioni.
Il primo turno delle presidenziali austriache si era tenuto il 24 aprile e aveva visto trionfare Norbert Hofer, esponente del Partito della Libertà (Fpo). I Palazzi di Bruxelles, tuttavia, avevano accolto negativamente il verdetto delle urne. Hofer, infatti, è molto critico nei confronti dell’Unione Europea e dell’euro, il suo partito ha una forte impronta nazionalista ed è riluttante all’idea di accogliere indiscriminatamente i migranti che premono ai confini austriaci. Il timore di Bruxelles era che una vittoria di Hofer potesse innescare un effetto domino nazionalista ed euro-scettico in tutto il Vecchio Continente.
Il 22 maggio, al secondo turno, si era venuta a creare una sorta di coalizione anti-nazionalista, consentendo così al verde Van der Bellen di avere la meglio su Hofer per pochissimi voti (30mila circa). Ora però, come denunciato da molti scrutatori ed esponenti del Partito della Libertà, la Corte Costituzionale ha verificato che vi sono state alcune irregolarità nello scrutinio dei voti, come l’apertura delle buste di chi aveva votato per posta prima dell’arrivo dei funzionari della Commissione elettorale.
E non solo. Di eclatanti irregolarità ne sono state registrate diverse in tutte le zone del Paese. Ad esempio nel comune di Waidhofen an der Ybbs, secondo i dati forniti dal Ministero degli Interni, l’affluenza al voto sarebbe stata del 146,9 per cento e la vittoria è andata al candidato Van der Bellen. Addirittura pari al 598 per cento l’affluenza nella città di Linz, anche lì ad essere sconfitto era stato Hofer. Di qui la decisione di rifare le elezioni.
Così si è pronunciato Gehrart Holzinger, presidente della Corte Costituzionale: “Le elezioni sono il fondamento della nostra democrazia e il nostro compito è di garantirne la regolarità. La nostra sentenza deve rafforzare il nostro Stato di diritto e la nostra democrazia”. È la prima volta che viene annullato un ballottaggio in Austria. Il nuovo voto si dovrebbe tenere tra settembre e ottobre.

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ZENIT Staff

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