Saint Pio of Pietrelcina

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Padre Pio: la misericordia per i malati nel corpo e nell’anima

Il santo frate di Pietrelcina offrì sempre la sua sofferenza fisica per le anime e trascorreva più della metà della sua giornata al confessionale

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Saint Pio of Pietrelcina
La Chiesa accompagna i suoi fedeli durante l’Anno della Misericordia attraverso le catechesi, le celebrazioni liturgiche e penitenziali, i pellegrinaggi, ma anche facendo conoscere la vita dei santi che hanno testimoniato con fedeltà e umiltà l’amore di Dio per tutte le sue creature, in particolare modo quelle deboli, ferite e abbandonate.
Padre Pio da Pietralcina è il santo su quale oggi soffermeremo la nostra attenzione e la nostra devozione.
Francesco Forgione nacque a Pietrelcina, in provincia di Benevento, il 25 maggio 1887, da papà Grazio e mamma Giuseppa, due poveri contadini ricchi di amore e di fiducia verso il Signore e la Madonna. La recita del Santo Rosario era la sana abitudine quotidiana che costituiva uno dei momenti centrali delle loro giornate ed ha rappresentato quell’arma spirituale che ha accompagnato Padre Pio durante tutta la sua esistenza.
La famiglia Forgione, nella sua semplicità, è stata quel centro di ricerca vocazionale, nel quale è maturata la chiamata alla vita religiosa e successivamente al sacerdozio.
L’esperienza familiare di Padre Pio è il primo grande insegnamento di questa vicenda di santità. La trasmissione della fede nasce dalla testimonianza dei contenuti evangelici attraverso parole, gesti o azioni concrete che rispecchiano l’insegnamento cristiano. Lo studio della dottrina è il primo passo fondamentale, senza la quale non è possibile offrire la verità con carità, ma essa deve essere seguita da una pratica concreta che trasforma la teologia in esperienza di vita vissuta.
Per un contadino di quei tempi le preoccupazioni potevano essere rappresentate dalle forti precipitazioni durante i mesi di primavera e d’autunno, dall’eccessiva siccità durante i periodi estivi e dalle forti gelate nei mesi invernali. Tutte queste situazioni avverse compromettevano il raccolto e provocavano periodi di vera precarietà ma la fiducia nel Signore e nella Madonna ha costituito il segreto di quella serenità e armonia familiare che dona la forza di sopportare i momenti di disagio e offre il sostegno capace di mantenere la pace del cuore.
La  grazia dell’ordinazione presbiterale è stata accompagnata dalla croce della salute precarietà. Padre Pio per tutta la vita ha sofferto a causa delle malattie e, varie volte, è stato sul punto di temere per la sua stessa vita. In queste sue esperienze dolorose, egli ha sempre sperimentato il sostegno nella fede di Gesù e di Maria. Le sue condizione di salute hanno condizionato la sua volontà di diventare missionario in qualche paese lontano del mondo. Il Signore lo chiamava a rimanere vicino al suo luogo di nascita, a svolgere la sua missione a San Giovanni Rotondo, dove, con la caparbietà della fede, avrebbe realizzato l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza, una struttura sanitaria d’eccellenza anche ai nostri giorni, caratterizzata da una grande attenzione verso i bisogni corporali e spirituali dei malati e dei loro familiari.
Anche questa vicenda ha parecchio di straordinario. Un uomo colpito dalla malattia e sofferente, dedica le sue forze per aiutare a curare la malattia del corpo di altri malati e per offrire loro un sollievo alla sofferenza umana. Egli ha vissuto l’esperienza del dolore come una vicinanza mistica a Gesù sofferente e, nello stesso tempo, come una chiamata a vivere una santa prossimità al dolore altrui. Padre Pio non si è limitato ad occuparsi esclusivamente delle sofferenze del corpo. Egli passava più della metà della sue giornate al confessionale, curando le ferite dell’anima causate dal peccato.
Questa grande testimonianza della cura del corpo e dello spirito è un grande faro nell’Anno della Misericordia. È pensiero comune dei nostri giorni che la cura del corpo sia distinta da quello dello spirito, come se fossero due realtà totalmente separate ed autonome. La totalità dell’essere umano è formato da anima e corpo, che vivono un legame simbiotico, a volte armonico, a volte contraddittorio, ma in cui le opere sono sempre il braccio e il cuore è la fonte ispiratrice di ogni azione. Padre Pio ci ricorda che la fede è autentica quando è accompagnata dalle opere di carità. La spiritualità è verace quando arriva al portafoglio, quando spende il suo tempo per stare accanto ai malati e agli esclusi, quando, sull’esempio del buon samaritano, decide di mettere le mani nelle tasche ed affidare all’albergatore di turno colui che è stato spogliato e maltrattato dai tanti briganti di ogni tempo.
Padre Pio ci ricorda che attraversare la Porta Santa della Misericordia significa avvicinarsi al confessionale, aprire il proprio cuore a Dio, avere l’umiltà di riconoscere e confessare i propri peccati ed iniziare una nuova vita nella quale l’ammalato, il migrante, il povero e il disoccupato non sono persone da evitare ma uomini e donne da accogliere, ascoltare e aiutare, avendo la certezza che saranno essi stessi ad abilitarci l’accesso nel regno dei cieli.
 
 

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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