Udienza ai Membri del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” - Foto © Vatican Media

"Oggi c’è molto bisogno di testimoni di bontà, di tenerezza e di amore gratuito"

Udienza ai Membri del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”

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Questa mattina, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i Membri del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” in occasione dei 20 anni di attività.
Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa ha rivolto ai presenti nel corso dell’Udienza:
Discorso del Santo Padre
Cari fratelli e sorelle,
Sono lieto di incontrarmi con voi, rappresentanti del Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale, in occasione del 20° anniversario di fondazione, accompagnati dal Cardinale Angelo Becciu, insieme con gli Arcivescovi di Cagliari, Mons. Arrigo Miglio, e di Oristano, Mons. Ignazio Sanna. A tutti rivolgo il mio cordiale saluto, con un deferente pensiero per le Autorità, in particolare per il Presidente della Regione Sardegna, onorevole Francesco Pigliaru. Ringrazio il presidente di Sardegna Solidale, Giampiero Farru, per le parole con cui ha introdotto questo incontro.
Voi rappresentate la moltitudine di volontari sardi, che si adoperano per un generoso quanto necessario servizio agli ultimi, in un territorio – quello della vostra bella Isola – ricco di tesori bellezze naturali, di storia e di arte, ma anche segnato da povertà e disagio. Desidero esprimervi il mio apprezzamento per quanto avete operato e state operando a vantaggio delle fasce più deboli della popolazione sarda, con un’attenzione rivolta anche ad alcuni fra i Paesi più poveri del mondo.
Questo va sottolineato, perché è segno che non vi siete “isolati” ma, nonostante i grandi bisogni di casa vostra, avete tenuto aperto l’orizzonte della vostra solidarietà. In tale prospettiva, avete saputo accogliere e includere coloro che sono arrivati in Sardegna da altre terre in cerca di pace e di lavoro. La vostra realtà associativa raccoglie numerose organizzazioni di volontariato, svolgendo un considerevole servizio di aggregazione e di cooperazione, volto a rendere più qualificato ed efficace l’impegno in favore di quanti versano in condizioni precarie. Vi incoraggio a proseguire con spirito di intesa e di unità; potrete così diffondere più capillarmente la cultura della solidarietà.
Al fine di interpretare gli autentici bisogni della gente e trovare ad essi risposte adeguate, è necessario mantenere un atteggiamento di collaborazione con le realtà istituzionali del territorio: penso in particolare ai Comuni e alle Parrocchie, che sono quotidianamente accanto alle persone condividendo fatiche e speranze. La cultura della solidarietà e della gratuità qualifica il volontariato e contribuisce concretamente alla costruzione di una società fraterna, al cui centro vi è la persona umana.
Nella vostra terra tale cultura attinge abbondantemente dalle robuste radici cristiane, cioè l’amore di Dio e l’amore del prossimo. Gesù, nel Vangelo, ci invita ad amare Dio con tutto il cuore e il prossimo come noi stessi (cfr Mc 12,29). È l’amore di Dio che ci fa riconoscere sempre nell’altro il prossimo, il fratello o la sorella da amare. E questo richiede l’impegno personale e volontario, per il quale certamente le pubbliche istituzioni possono e devono creare condizioni generali favorevoli. Grazie a questa “linfa” evangelica, l’aiuto mantiene la sua dimensione umana e non viene spersonalizzato. Proprio per questo voi volontari non svolgete un’opera di supplenza nella rete sociale, ma contribuite a dare un volto umano e cristiano alla nostra società. Il servizio di volontariato solidale è una scelta che rende liberi e aperti alle necessità dell’altro; alle esigenze della giustizia, alla difesa della vita, alla salvaguardia del creato, con una attenzione tenera e speciale per i malati e soprattutto per gli anziani, che sono un tesoro di saggezza!
Vi incoraggio a proseguire con passione la vostra missione, ricercando tutte le forme possibili e costruttive per risvegliare nell’opinione pubblica l’esigenza di impegnarsi per il bene comune, a sostegno dei deboli e dei poveri. Oggi c’è molto bisogno di testimoni di bontà, di tenerezza e di amore gratuito. C’è bisogno di persone perseveranti, che affrontano le difficoltà con spirito di unità e ponendo sempre alla base di tutto lo scopo ultimo, cioè il servizio al prossimo. Così facendo, continuerete ad essere per l’intera Sardegna un punto di riferimento e un esempio. Vi assista e vi sostenga la Vergine Maria, che la gente sarda venera con amore in tanti santuari; vi ispiri Lei la forza d’animo e la fiducia in Dio per essere sempre un dono per gli altri. Benedico di cuore tutti voi e i vostri cari, e vi chiedo per favore di pregare per me. Grazie.

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ZENIT Staff

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