Bambino / Pixabay CC0 - Free-Photos, Public Domain

L’Osservatore Romano denuncia il maltrattamento di bambini e giovani

Secondo un rapporto UNICEF sono ben 1,7 miliardi

Share this Entry

In occasione della Giornata internazionale della nonviolenza, celebrata ieri, lunedì 2 ottobre 2017, data di nascita del Mahatmi Gandhi (1869-1948), “L’Osservatore Romano” ha denunciato la violenza che colpisce i bambini e giovani di tutto il mondo.
Nella sua edizione del 2 e 3 ottobre, il quotidiano vaticano cita un rapporto dell’UNICEF, secondo il quale nel mondo più di 1,7 miliardi di bambini e giovani subiscono vari tipi di abusi.
Scioccante il fatto che nel 60% dei casi la violenza avviene in seno alla propria famiglia, così ricorda “L’Osservatore Romano”, il quale aggiunge che la metà dei decessi di giovani nella fascia di età 15-19 anni è dovuta a omicidi. Gli infanticidi (vittime tra 0 e 4 anni) ammontano a oltre 20.000.
Come ricorda il quotidiano vaticano, sono 150 milioni le bambine e 73 milioni i bambini al di sotto dei 18 anni di età che sono vittime di rapporti sessuali forzati o di altre forme di violenza.
Altrettanto preoccupante è il “bullying” (bullismo), “in rapida ascesa”. Il fenomeno riguarda infatti più del 40% dei bambini, così rivela uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Secondo la stessa fonte, circa un miliardo di bambini ed adolescenti nella fascia di età 2-14 anni subiscono regolarmente punizioni fisiche, o da parte dei propri genitori o invece da altre persone che dovrebbero prendere cura di loro.
Nel suo messaggio per la celebrazione della 50esima Giornata Mondiale della Pace (1° gennaio 2017), papa Francesco aveva definito la nonviolenza uno “stile” o “modo” “nei rapporti interpersonali, in quelli sociali e in quelli internazionali”. Il Pontefice aveva aggiunto che era “fondamentale percorrere il sentiero della nonviolenza in primo luogo all’interno della famiglia”. (pdm)

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione