Conferenza Stampa di presentazione del Direttorio per la Catechesi redatto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione - Intervento di S.E. Mons. Octavio Ruiz Arenas - Foto (Screenshot) Copyright Vatican Media

“La fede ha bisogno di essere sostenuta con una dottrina capace di illuminare la mente e il cuore dei credenti”

Conferenza Stampa di presentazione del Direttorio per la Catechesi redatto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione – Intervento di S.E. Mons. Octavio Ruiz Arenas

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Alle ore 11.30 di questa mattina, presso l’Aula “Giovanni Paolo II” della Sala Stampa della Santa Sede, in Via della Conciliazione 54, ha luogo una Conferenza Stampa di presentazione del Direttorio per la Catechesi redatto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Intervengono: S.E. Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione; S.E. Mons. Octavio Ruiz Arenas, Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione; S.E. Mons. Franz-Peter Tebartz-van Elst, Delegato per la Catechesi del medesimo Pontificio Consiglio.

Intervento di S.E. Mons. Octavio Ruiz Arenas

Papa Benedetto XVI, nel trasferire la responsabilità della catechesi al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ha voluto sottolineare l’importantissimo ruolo della catechesi nella realizzazione della missione fondamentale della Chiesa: l’evangelizzazione. Proprio in una delle sessioni finali della XIII Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi su “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”, aveva espresso questa intenzione, che ha concretizzato il 16 gennaio 2013 con la pubblicazione della Lettera Apostolica Fides per Doctrinam, nella quale si afferma che la fede ha bisogno di essere sostenuta con una dottrina capace di illuminare la mente e il cuore dei credenti, poiché il particolare momento storico in cui viviamo, segnato tra l’altro da una drammatica crisi di fede, richiede una consapevolezza che risponda alle grandi speranze che sorgono nel cuore dei credenti a causa delle nuove domande che sfidano il mondo e la Chiesa.

L’intelligenza della fede, quindi, richiede sempre che i suoi contenuti siano espressi con un linguaggio nuovo, capace di presentare la speranza presente nei credenti a tutti coloro che chiedono la loro ragione (cfr 1 Pt 3,15). La catechesi è chiamata a un rinnovamento che non può consistere solo in un cambiamento di strategia, o nell’elaborazione di discorsi semplicemente più attraenti. Questo Pontificio Consiglio, quindi, ha avuto fin dall’inizio come una delle sue principali prerogative la trasmissione della fede come parte essenziale della realizzazione della missione che il Signore ha affidato alla Chiesa, unitamente alla consapevolezza di come la testimonianza di fede è vissuta nella società odierna.

Infatti, la Chiesa non vive più in un regime di cristianità ma in una società secolarizzata, in cui il fenomeno della lontananza dalla fede è aggravato dal senso del sacro ormai perduto e la scala dei valori cristiani messa in discussione. Molti dei fedeli non sempre sono pienamente convinti di ciò in cui credono, o consapevoli dei fondamenti della fede che professano e talvolta non ne hanno un’esperienza autentica. Sulla base di ciò dobbiamo essere consci che molti battezzati non hanno mai ricevuto un’iniziazione cristiana, non sono stati incoraggiati dal kerygma, non hanno raggiunto un incontro personale con Cristo o non hanno avuto il sostegno e l’accompagnamento della comunità cristiana. Per approfondire il rapporto catechesi-evangelizzazione, questo Pontificio Consiglio ha organizzato una serie di incontri con i vescovi e i responsabili dei dipartimenti di nuova evangelizzazione e catechesi delle Conferenze episcopali di America Latina, Europa e Stati Uniti.

Poi nel marzo 2015, qui a Roma, un seminario di studio con esperti del mondo accademico e delle organizzazioni pastorali nel campo della catechesi, ha operato nell’intento di dare una visione globale della situazione della catechesi. Si è ritenuto necessario, inoltre, approfondire la comprensione di come l’attività catechistica si inserisce nel processo di nuova evangelizzazione. Così, nel maggio 2015, è stata elaborata una bozza di documento dal titolo «Catechesi e nuova evangelizzazione» che, partendo dal Direttorio generale per la catechesi, ha assunto quanto indicato da Papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium. Questo progetto è stato presentato ai Membri di questo Pontificio Consiglio durante la II Assemblea Plenaria, tenutasi dal 27 al 29 maggio 2015, e alla fine è stato deciso che sarebbe stato più opportuno effettuare un aggiornamento del Direttorio del 1997.

Per svolgere questo compito è stata convocata a Roma una Commissione di esperti per esaminare il Direttorio generale per la catechesi e richiedere le loro proposte di aggiornamento. Questa Commissione era composta da dodici esperti provenienti da Brasile, Colombia, Messico, Stati Uniti e vari paesi europei (Croazia, Francia, Italia, Polonia, Regno Unito, Spagna e Ucraina), oltre ai superiori del Pontificio Consiglio, un vescovo delle Chiese orientali, sei sacerdoti, una religiosa, tre laiche e un laico. Si sono svolti tre incontri durante l’anno 2016. Nel primo è stato esaminato il suddetto Direttorio e si è preso atto dei punti da rivedere e aggiornare, nel secondo sono stati condivisi i vari suggerimenti, ed infine, nel terzo è stato redatto un documento che ha cercato di riflettere le conclusioni raggiunte durante le tre sessioni. Questo testo è stato ampiamente studiato e si è concluso che era più opportuno rielaborare un nuovo Direttorio che rispondesse in modo più diretto alle sfide che si presentano oggi per la Chiesa, tenendo conto dei grandi cambiamenti culturali avvenuti negli ultimi anni ed altresì del ricco magistero pontificio di questo periodo.

Preparata una prima bozza, è stata inviata nell’aprile 2017 a più di cento esperti dei cinque continenti: cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici competenti in Sacra Scrittura, teologia, catechesi, liturgia e teologia pastorale. Sono state consultate anche diverse Conferenze episcopali e alcune Università, nonché i membri del Consiglio Internazionale di Catechesi (Co.In.Cat.) e i commenti ricevuti sono stati presi in considerazione per la stesura di una seconda bozza.

Nel settembre 2017 si è tenuto un incontro con i Consultori del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione nel quale è stata fatta una speciale riflessione sul tema dei giovani e della pietà popolare, temi importanti nella preparazione del Direttorio stesso. Durante la IV Assemblea Plenaria (27-29 settembre 2017), gli Eminenti ed Eccellenti Membri hanno approvato in sostanza la quarta bozza del Direttorio e nei giorni 16-17 ottobre il Consiglio Internazionale di Catechesi riunito ha discusso alcuni temi di interesse per il nuovo Direttorio quali la realtà giovanile, la cultura digitale, la pietà popolare e la catechesi per e con persone con disabilità.

A partire da questi incontri si è proceduto a ulteriori consultazioni, con le necessarie correzioni, fino a raggiungere il testo attuale del nuovo Direttorio per la Catechesi: dopo dodici bozze e quasi sei anni di lavoro è stato approvato dal Santo Padre il 23 marzo u.s., nella memoria liturgica di san Turibio di Mogrovejo, e ne ha ordinato la pubblicazione.

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