Questa mattina [22 dicembre 2019], nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i bambini assistiti dal Dispensario Pediatrico “Santa Marta” in Vaticano, con i familiari e i volontari. Riportiamo di seguito il saluto a braccio che il Papa ha rivolto ai presenti:
Saluto del Santo Padre
Buongiorno a tutti!
Questi bambini, questi ragazzi fanno cose meravigliose! Sono contento, sono contento di vedervi fare così! Anche voi cantate bene, molto bene! Siete bravi. E la torta sembra che è buona… Possiamo mangiarla? Sì? Tutti insieme… O aspettiamo? Aspettiamo, è più prudente… Anche a voi, grazie per aver portato i bambini qui.
Dare gioia ai bambini è una cosa molto grande. Anche i genitori quando sanno giocare con i bambini fanno una cosa molto grande. Giocare con i bambini, l’espressione dei bambini che sono innocenza, promessa, tante cose buone… Grazie per questo incontro.
E adesso una cosa. Io ho letto in queste tre scatole che hanno portato i Magi, tre parole: Speranza, Amore e… qual era?… [i bambini gridano: Pace!] Ah, non c’era scritto guerra?… [i bambini dicono: No!] Sicuro? [i bambini rispondono: Sì!] Cosa è più bella, la guerra o la pace? [i bambini gridano: La pace!] Sicuro? Non è più bella la guerra? Cosa fa la guerra? Forte, tu! [un bambino dice: Distrugge] Uccide, ammazza… La guerra uccide la vita, uccide i vecchi, i giovani, i bambini, uccide tutto. Ma per sconfiggere la guerra c’è bisogno di amore. Come si può vivere senza guerra? Con amore. Tutti insieme! Come si può vivere senza guerra? [tutti: Con amore]. Come? [tutti: Con amore]. Pace, amore… e la terza qual era? [i bambini dicono: Speranza].
Ecco, andare avanti con la speranza. Sempre guardare il futuro, guardare l’orizzonte, con la speranza che venga sempre dal Signore, e anche dal nostro lavoro, un mondo migliore. Diciamo le tre parole: Speranza, Amore, guerra… ah, no! Com’era? [i bambini dicono: Pace!] Ah, scusate. Speranza, Amore e Pace. Un’altra volta, tutti! [i bambini gridano: Speranza, Amore e Pace!]
Siete stati bravi. Grazie! Complimenti! Grazie a voi genitori di essere qui e a tutti coloro che hanno aiutato per questa festa. Adesso io devo andare all’Angelus e pregherò per voi, e voi pregate per me. D’accordo? Ciao! Grazie.