Questa mattina, prima dell’Udienza Generale, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza, presso l’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, i partecipanti al Pellegrinaggio dell’Eparchia di Mukachevo di rito bizantino (Ucraina) in occasione del 30° anniversario dell’uscita dell’Eparchia di Mukachevo dalla clandestinità. Pubblichiamo di seguito le parole di saluto che il Papa ha rivolto ai presenti all’Udienza:
Saluto del Santo Padre
Cari fratelli Vescovi,
cari sacerdoti, religiosi e religiose,
cari fratelli e sorelle.
Siete venuti a Roma per festeggiare insieme con il Successore di Pietro il 30° anniversario dell’uscita dell’Eparchia di Mukachevo dalla clandestinità. Sono lieto di accogliervi presso la Tomba di San Pietro, e assieme a voi desidero ringraziare il Signore infinitamente buono che con la sua mano potente ha liberato la vostra Chiesa dalla lunga oppressione del regime sovietico.
La Chiesa di Mukachevo è madre di tanti martiri, che con il proprio sangue hanno confermato la fedeltà a Cristo, alla Chiesa Cattolica e al Vescovo di Roma. In particolare, facciamo memoria del Beato Vescovo Martire Teodor Romža, che nei momenti più bui della vostra storia ha saputo guidare il popolo di Dio con sapienza evangelica e coraggio, uomo instancabile, secondo l’esempio di Cristo Buon Pastore, fino a dare la propria vita per le pecore.
Voglio anche ricordare i vostri antenati, nonni e nonne, padri e madri, che nell’intimità delle loro case, e spesso sotto la sorveglianza del regime ostile, rischiando la propria libertà e la vita, hanno trasmesso l’insegnamento della verità di Cristo e hanno offerto alle generazioni future, di cui voi siete rappresentanti, un’eloquente testimonianza di fede salda, di fede viva, di fede cattolica.
Vi ringrazio di cuore, cari fratelli e sorelle, per la vostra fedeltà a Gesù Cristo e invito ognuno di voi, «in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da Lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta. Non c’è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui, perché nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signore» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 3). In questa solenne circostanza prego il Signore affinché protegga l’Eparchia di Mukachevo dalle insidie del male e le doni ogni prosperità.
In prossimità delle Feste Natalizie, affidando i vostri Pastori e tutti voi, cari fedeli, alla protezione della Beata Vergine di Mukachevo, vi auguro un Santo Natale: che il Figlio di Dio possa nascere nei vostri cuori! Portate i miei cordiali saluti a tutti i vostri cari, soprattutto ai bambini e alle persone ammalate e sofferenti. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Dio vi benedica tutti!