San Giovanni in Laterano - Foto © Wikimedia Commons - Michal Osmenda, CC BY-SA 2.0

24 giugno: La Messa per la solennità della Natività di San Giovanni Battista

Secondi Vespri a San Giovanni in Laterano

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Alle ore 17.30 la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale vicario ANGELO DE DONATIS, nella quale una quarantina di sacerdoti festeggeranno gli anniversari delle ordinazioni. Alle ore 19 i Secondi Vespri e la consegna delle linee pastorali da condividere il prossimo anno, sul tema “Abitare con il cuore la città”
Due importanti appuntamenti si terranno nella basilica di San Giovanni in Laterano lunedì 24 giugno. Il primo è la Messa della solennità della Natività di San Giovanni Battista, nella quale una quarantina di sacerdoti celebreranno il loro giubileo sacerdotale, vale a dire il venticinquesimo, cinquantesimo e sessantesimo anniversario di ordinazione. Presiederà la celebrazione il cardinale vicario ANGELO DE DONATIS; la liturgia sarà animata dal Coro della Diocesi di Roma, diretto da monsignor MARCO FRISINA.
A seguire, alle ore 19, il porporato guiderà i Secondi Vespri nella solennità della Natività di San Giovanni Battista, durante i quali presenterà gli obiettivi essenziali e le linee pastorali per il prossimo anno.
“Abitare con il cuore la città” è il tema che farà da filo conduttore. L’invito a partecipare alla Messa e ai Vespri è arrivato nei giorni scorsi dal cardinale vicario, con una lettera. «In occasione della festa della basilica – ha scritto il porporato – vi invito a ritrovarci, tutti i sacerdoti e alcuni collaboratori pastorali, nella celebrazione dei Vespri per la consegna degli obiettivi essenziali e delle linee pastorali da condividere per il prossimo anno pastorale. Questo ci darà modo di iniziare già ad assimilare meglio la traccia del cammino, innestandolo con creatività e fedeltà nel cammino ordinario delle nostre comunità». In pratica, saranno poste le basi per il lavoro da portare avanti nel prossimo anno pastorale, con l’obiettivo, come recita il tema, di “Abitare con il cuore la città”. «Si tratta – spiega il cardinale DE DONATIS – di avviare uno stile nuovo di presenza pastorale, fatta meno di cose da fare e più di relazioni amichevoli e familiari da creare o da coltivare con maggiore attenzione, tempo e disponibilità. È il nostro primo passo in vista di una riforma dell’evangelizzazione». Per riuscirci, serve uno «sguardo contemplativo», cioè «desideroso e interessato a riconoscere, a scoprire la presenza di Dio – riflette ancora il porporato –. Rifacendo alleanza con il territorio umano e geografico nel quale le comunità parrocchiali e i cristiani vivono».

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ZENIT Staff

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