Encicilica "Laudato Si'" - Foto © PHOTO.VA - OSSERVATORE ROMANO

Centesimus Annus: Affrontare i reali problemi del nostro tempo

25° Anniversario della Fondazione Centesimus Annus – pro Pontifice – “Dibattito sulle nuove politiche e stili di vita nell’era digitale”

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«Fin dal principio il ruolo specifico della Fondazione è stato quello di natura culturale ed educativa, un think-tank internazionale» spiega il presidente Domingo Sugranyes Bickel, in apertura dei lavori della seconda giornata della conferenza internazionale dedicata al tema: «Dibattito sulle nuove politiche e stili di vita nell’era digitale», in corso di svolgimento a Roma, presso il Palazzo della Cancelleria (piazza della Cancelleria, 1).
«In questi 25 anni abbiamo sempre orientato i nostri programmi verso finalità che andassero oltre il livello delle mere esortazioni generiche, ma che affrontassero i reali problemi del nostro tempo, sempre seguendo le priorità indicate dal Santo Padre». Negli anni più recenti la Fondazione ha concentrato gli sforzi verso l’approfondimento di argomenti di stringente attualità ed urgenza quali: il ruolo dell’imprenditorialità nella lotta contro la povertà e la disoccupazione giovanile, le migrazioni e la civiltà del consumo. Particolare attenzione è stata rivolta alla sfida che la rivoluzione digitale comporta per la società ed alle caratteristiche evolutive del lavoro per valutare come rendere influenti su tale contesto, in rapido mutamento, i principi etici che derivano dalla dottrina sociale della Chiesa.
«Trasformare queste indicazioni in progetti concreti appartiene ad un tipo d’impegno rispetto al quale ogni aderente alla Fondazione deve sapere come e dove promuoverne l’applicazione», sottolinea il Presidente. Per fare un esempio vi è l’iniziativa del Fondo Volontario di Solidarietà (The Voluntary Solidarity Fund international). «Si tratta di un’idea creata sulla scia del lavoro della Fondazione, ma che si sta sviluppando autonomamente come organizzazione benefica internazionale con base in Gran Bretagna». Questa proposta «vuole essere una risposta concreta all’invito che papa Francesco ci ha rivolto incoraggiandoci a contribuire a generare nuovi modelli di progresso economico più direttamente orientati al bene comune, all’inclusione e allo sviluppo integrale, all’incremento del lavoro e all’investimento nelle risorse umane», sottolinea Sugranyes Bickel.
L’iniziativa si propone di sostenere progetti a lunga scadenza, accompagnando chi si trova in difficoltà a combattere il decadimento socio-economico, aiutandolo a farcela con le proprie forze. Funziona come un’organizzazione che raccoglie e distribuisce fondi a programmi consolidati che già agiscono per contrastare gli effetti di crisi socio-economiche in città di tutto mondo. Lo scopo è quello di rafforzare soprattutto le attività di solidarietà in corso, consentendo loro di ampliare e migliorare il lavoro che stanno facendo. I programmi d’intervento rientrano in tre categorie: integrazione delle comunità emarginate, educazione e borse di studio, micro-credito e tutoraggio per imprenditori.

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ZENIT Staff

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