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Papa Francesco: La preghiera ci rimette sulla strada della verità su noi stessi e su Dio

Udienza ai Membri dell’Associazione Pro Petri Sede convenuti a Roma in occasione dell’annuale pellegrinaggio

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Alle ore 12.30 di oggi, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il Santo Padre Francesco riceve in Udienza i Membri dell’Associazione Pro Petri Sede convenuti a Roma in occasione dell’annuale pellegrinaggio.
Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa rivolge loro nel corso dell’Udienza:
Cari amici,
con gioia accolgo voi, membri dell’Associazione Pro Petri Sede, che siete venuti in pellegrinaggio alla tomba dell’Apostolo Pietro per riaffermare la vostra fede e rinnovarvi nella vostra missione di carità verso il prossimo. La vostra visita si colloca all’inizio della Quaresima, tempo propizio per ricentrarsi sul cuore della fede cattolica e sulla missione della Chiesa, alla quale ogni battezzato deve prendere parte. Davanti alla constatazione di un mondo segnato da indifferenza, violenza, egoismo e pessimismo, è utile domandarsi oggi se esso non soffra di una mancanza di carità, sia nei cuori sia nelle relazioni con Dio e con gli altri. E’ la domanda che ho posto nel Messaggio per la Quaresima 2018: si è spenta la carità nei nostri cuori? Vale la pena di guardare la verità in faccia! E di usare i rimedi che Dio stesso ci dà nella Chiesa. La preghiera ci rimette sulla strada della verità su noi stessi e su Dio; il digiuno ci fa condividere la situazione di tante persone che affrontano i tormenti della fame e ci rende più attenti al prossimo; l’elemosina è un’occasione benedetta per collaborare con la Provvidenza di Dio a beneficio dei suoi figli. E vi invito a fare dell’elemosina uno stile di vita e a perseverare nell’aiuto concreto a coloro che sono nel bisogno. Il vostro impegno vi chiede di essere sempre attenti ad offrire, oltre all’aiuto materiale, il calore di sentirsi accolti, la delicatezza del rispetto e la fraternità, senza le quali nessuno può riprendere coraggio e sperare nuovamente nel futuro.
Vi rinnovo il mio apprezzamento e il mio incoraggiamento per la vostra missione, invitandovi a portarla ogni giorno nella preghiera, personale e comunitaria, ricordando le persone che sostenete. Anche affidarle al Signore fa parte della vostra missione, e voi costruite così la comunione ecclesiale, perché siamo tutti figli di uno stesso Padre. Con l’offerta generosa che donate al Successore di Pietro, voi contribuite alla missione della Chiesa di sostenere ogni persona, particolarmente quelle più povere e che hanno perso tutto a causa dell’emigrazione forzata.
Vi ringrazio dunque a loro nome per il vostro aiuto e la vostra vicinanza spirituale. Cari amici, chiediamo al Signore di convertire il nostro cuore affinché cresca la carità sulla terra e cessino finalmente i conflitti, cause di mali senza numero. Possa questo pellegrinaggio aumentare in voi la carità, come pure il desiderio di confessare ogni giorno la vostra fede e di testimoniarla là dove vivete! Vi invito anche a pregare per i giovani, perché il prossimo Sinodo che è a loro dedicato permetta in particolare un risveglio delle vocazioni sacerdotali e religiose nei vostri Paesi. Affidando ognuno di voi e le vostre famiglie, e i membri della vostra Associazione, all’intercessione della Vergine Maria, di San Pietro e dei Santi dei vostri Paesi, vi imparto di cuore la Benedizione Apostolica. E vi domando: non dimenticate di pregare per me.

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ZENIT Staff

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