“Papa Francesco non si dimentica dei terremotati di Ischia”; così è intitolato il comunicato dell’Elemosineria Apostolica del 17 dicembre 2017: “Nei giorni che precedono immediatamente il Santo Natale, Papa Francesco ha mandato a Ischia il Suo Elemosiniere Mons. Konrad Krajewski. Con questo gesto il Pontefice, pensando alla Sacra Famiglia in ricerca di un alloggio a Betlemme e poi profuga in Egitto, desidera essere vicino alle circa 2.500 persone sfollate dalle proprie abitazioni a causa del terremoto del 21 agosto 2017. L’evento sismico dell’agosto scorso, del 4° della Scala Richter, ha colpito i Comuni di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio. L’Elemosiniere è stato mandato a nome del Santo Padre per portare il Suo conforto e i Suoi saluti, ma soprattutto per sostenere in modo concreto la popolazione locale, in collaborazione col Vescovo Diocesano.”
Il Parroco di Ischia, don Luigi Ballirano, ha fornito ulteriori informazioni sulla situazione attuale dell’Isola di Ischia dopo il terremoto: “I 5 edifici di culto presenti nel territorio parrocchiale sono tutti inagibili. All’incirca 800 famiglie corrispondenti a più di 2500 persone sono risultate sfollate dalle proprie abitazioni, perché inagibili o in zona rossa. Bisogna considerare che il solo comune di Casamicciola conta circa 8500 abitanti, dunque è stata colpita all’incirca un quarto della popolazione. […] Buona parte della popolazione è costituita da anziani e bambini che staccati dalla propria comunità non riescono più ad avere momenti di comunione e di fraternità come un tempo.“
Tutte le strutture scolastiche presenti sul territorio di Casamicciola Terme sono attualmente inagibili. Il parocco ha menzionato anche i gravi problemi economici dei cittadini: “Il tessuto economico è gravemente danneggiato con perdite molto elevate per le imprese, in alcuni casi già indebitate sono sull’orlo del fallimento; molti dipendenti sono stati licenziati.“ Inoltre, “in alcuni casi infatti si ha notizia che i proprietari richiedano fitti esosi per immobili inadeguati speculando sulle popolazioni sfollate“.