St. Mary's Cathedral, Yangon, Myanmar / Wikimedia Commons - Jeremias, CC BY-SA 4.0

Yangon: Messa di ringraziamento

La gratitudine della Chiesa del Myanmar per “i tre doni” di papa Francesco

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“È un momento storico per tutti noi e per la Chiesa in Myanmar.” La ho affermato il cardinale arcivescovo di Yangon, in Myanmar, Charles Maung Bo, nell’omelia tenuta durante la Messa di ringraziamento celebrata domenica scorsa, il 15 ottobre 2017, nella cattedrale dell’Immacolata Concezione dell’ex capitale del Paese asiatico.
“Negli ultimi anni, Dio è stato molto benevolo con noi, ricoprendo la Chiesa ed il Paese dei Suoi triplici doni. Abbiamo tutte le ragioni per ringraziare Dio e il Santo Padre, che in questi giorni hanno reso possibili tutti questi grandi e storici eventi”, ha sottolineato il porporato salesiano, le cui parole sono state riferite dall’agenzia AsiaNews (17 ottobre).
Durante la Messa, la Chiesa del Myanmar ha voluto ringraziare il romano Pontefice per tre “doni” o regali, iniziando con lo stabilimento di piene relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il governo di Naypyidaw (o Nay Pyi Taw).
Un secondo motivo di gratitudine è la nomina dell’arcivescovo Paul Tschang In-Nam a primo nunzio e infine la visita apostolica che lo stesso Pontefice farà dal 27 al 30 novembre prossimi in Myanmar.
Alla solenne liturgia, con la quale la comunità cattolica ha accolto ufficialmente il nuovo nunzio, hanno partecipato decine di sacerdoti e migliaia di fedeli, così riporta AsiaNews. “E’ stata una grande testimonianza dell’amore di Dio verso la Chiesa e la Nazione”, ha riferito Mary George, una parrocchiana che ha partecipato alla Messa di ringraziamento.
Su una popolazione di circa 51 milioni di abitanti, i cattolici sono circa 700.000, di cui molti appartengono a minoranze tribali spesso discriminate e persino perseguitate dall’esercito e dai gruppi nazionalisti, così ricorda l’agenzia.
Nel Paese lavorano 939 sacerdoti, 1398 tra religiosi e religiose, e 2695 catechisti. (pdm)

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ZENIT Staff

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