“Bisogna trasmettere al mondo questo fuoco della misericordia”. Queste parole pronunciate da Giovanni Paolo II il 17 agosto del 2002 in occasione della dedicazione del Santuario della Divina Misericordia a Kraków-Łagiewniki, costituiscono in un certo senso il lascito o la missione affidata da papa Wojtyła al mondo.
Oggi ricorre infatti il 39° anniversario dell’elezione del cardinale arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyła (1920-2005), al soglio pontificio. Era proprio il 16 ottobre del 1978, ricorrenza di sant’Edwige di Polonia (1373 o 1374 – 1399), santa patrona delle regine e dell’Unione Europea, nonché della stessa Polonia.
Come noto, papa Giovanni Paolo II era molto devoto di suor Faustina Kowalska (1905 – 1938), la “segretaria della Divina Misericordia”, canonizzata dal Pontefice polacco durante il Grande Giubileo del 2000, il primo Anno Santo del Terzo Millennio.
Giovanni Paolo II è stato a sua volta proclamato santo — insieme con papa Giovanni XXIII — il 27 aprile 2014 a Roma da papa Francesco, che nel 2015 ha indetto poi il Giubileo straordinario della misericordia (8 dicembre 2015 – 20 novembre 2016).
![Santuario Divina Misericordia, GMG 2016 / © CCEW - Mazur/Catholicnews.Org.Uk, CC BY-NC-SA 2.0 Santuario Divina Misericordia, GMG 2016 / © CCEW - Mazur/Catholicnews.Org.Uk, CC BY-NC-SA 2.0](https://assets.zenit.org/uploads/sites/2/2017/10/28645144705_9513e975f2_k-413x275.jpg)
Santuario Divina Misericordia, GMG 2016 / © CCEW – Mazur/Catholicnews.Org.Uk, CC BY-NC-SA 2.0
“Oggi, in questo Santuario, voglio solennemente affidare il mondo alla Divina Misericordia. Lo faccio con il desiderio ardente che il messaggio dell’amore misericordioso di Dio, qui proclamato mediante Santa Faustina, giunga a tutti gli abitanti della terra e ne riempia i cuori di speranza. Tale messaggio si diffonda da questo luogo nell’intera nostra amata Patria e nel mondo. Si compia la salda promessa del Signore Gesù: da qui deve uscire ‘la scintilla che preparerà il mondo alla sua ultima venuta’”, aveva affermato Giovanni Paolo II, che poi concluse la sua omelia con la seguente preghiera:
“Dio, Padre misericordioso,
che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio tuo Gesù Cristo,
e l’hai riversato su di noi nello Spirito Santo, Consolatore,
Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo.
ChinaTi su di noi peccatori,
risana la nostra debolezza,
sconfiggi ogni male,
fa’ che tutti gli abitanti della terra
sperimentino la tua misericordia,
affinché in Te, Dio Uno e Trino,
trovino sempre la fonte della speranza.
Eterno Padre,
per la dolorosa Passione e la Risurrezione del tuo Figlio,
abbi misericordia di noi e del mondo intero!
Amen.”
(© Copyright – Libreria Editrice Vaticana)