Sei persone uccise ed otto ferite. Questo il bilancio della sparatoria nella moschea di Quebec City, in Canada. Alle 20 ora locale di domenica 29 gennaio 2017, nella sezione maschile del centro di preghiera islamico, due persone sono entrate ed hanno aperto il fuoco sulle persone presenti al grido di “Allah Akbar”.
Le autorità canadesi hanno arrestato i due possibili autori del massacro. Il primo ministro canadese, Justin Trudeanu, ha parlato di “attacco terroristico contro i musulmani”, sottolineando che è “straziante vedere una simile violenza insensata”.
“Perché sta accadendo qui? È una barbarie”, si è chiesto il presidente del centro culturale islamico, Mohamed Yangui, che al momento dell’attacco non era nella moschea. All’interno della moschea, al momento dell’attacco, erano presenti tra le 60 e le 100 persone, tra cui alcuni bambini, che si teme siano rimasti feriti o uccisi.
“Stasera i canadesi piangono le persone uccise in un vile attacco a una moschea di Quebec City. Il mio pensiero va alle vittime e ai loro familiari”, ha commentato su Twitter Trudeau.
attacco in moschea a quebec - youreporter.it
Canada. Spari in una moschea, sei morti
L’attentato nel luogo di culto di Quebec City al grido di “Allah Akbar”. Il primo ministro canadese Trudeanu: “Attacco terroristico contro i musulmani”