Terremoto Centro Italia 2016

Terremoto Centro Italia 2016 - Wikimedia Commons

Regione Lombardia in aiuto dei frati colpiti dal terremoto

Fornito un modulo abitativo di 68 metri quadri alla comunità di francescani di Treia, nel maceratese. “Resteremo vicini ai terremotati anche quando finirà l’attenzione mediatica”

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I terremoti degli ultimi mesi hanno creato difficoltà a tanti religiosi le cui dimore sono state danneggiate. Tra questi anche i frati francescani dell’Ordine minore di Treia, nel maceratese.
In loro aiuto accorre ora la Regione Lombardia, fornendo ai frati un modulo abitativo. Come afferma Francesca Brianza, assessore al Reddito d’autonomia e all’Inclusione sociale, “questo è un altro gesto per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto e che ancora oggi vivono il dramma dello sfollamento e di un territorio martoriato da persistenti forti scosse sismiche e pesantissime condizioni atmosferiche, che in questi giorni hanno purtroppo causato ancora vittime”.
Il modulo abitativo acquistato dalla Regione Lombardia e destinato alla comunità dei francescani è di 68 metri quadrati. La struttura è stata collocata in prossimità del monastero che è attualmente inagibile, dunque ai frati verrà assicurata la vicinanza con il Santuario.
“Il Comune di Treia è uno dei comuni colpiti dal terremoto che ha scosso il centro Italia nell’agosto e nell’ottobre dello scorso anno. Venuti a conoscenza di questa specifica necessità, ci siamo adoperati per rinvenire una struttura che potesse rispondere alle esigenze della Comunità religiosa che si compone di otto frati francescani e che dal terremoto vive in un garage del convento reso inagibile dalle scosse sismiche. Grazie alla Protezione civile che si è occupata del trasporto, e della collaborazione operativa con la collega di giunta Simona Bordonali, siamo riusciti in tempi strettissimi a consegnare il modulo abitativo”, ricorda l’assessore.
La Brianza garantisce che la Regione Lombardia “intervenuta tempestivamente durante le fasi emergenziali, non farà mancare la sensibilità e l’aiuto necessario anche quando l’attenzione della cronaca verrà meno e continuerà ad essere protagonista attiva per assicurare, alle popolazioni colpite dal sisma, un ritorno alla vita normale”.

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ZENIT Staff

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