La Comunità di Sant’Egidio si appresta a celebrare domani la Giornata della Memoria per le vittime dell’Olocausto, salutato come “un evento ancora più sentito proprio nel momento in cui va scomparendo la generazione dei sopravvissuti e dei testimoni della Shoah”.
“A 72 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau – si legge in un comunicato della Comunità – il ricordo dell’orrore e dell’abisso causato dall’antisemitismo e dalla predicazione dell’odio razziale è particolarmente importante in questo passaggio storico per l’Europa e il mondo intero”.
La memoria dell’Olocausto non può però “limitarsi ad un esercizio passivo”, aggiunge la nota, che stigmatizza la “troppa indifferenza di fronte ai nuovi atti di intolleranza e di razzismo, che vediamo riprodursi anche nel continente che conobbe il sorgere del nazismo, rischia di creare una pericolosa complicità”.
“Si devono invece valorizzare gli atti di solidarietà, integrazione e inclusione sociale a favore dei più deboli e discriminati, che vedono protagonisti già tanti cittadini in Italia. Occorre moltiplicarli per creare una nuova cultura e trasmetterla alle giovani generazioni. È il modo migliore per celebrare la Giornata della Memoria e impegnarci per costruire una civiltà del convivere in cui ci sia spazio per tutti”, conclude poi il comunicato.
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Memoria. Sant’Egidio: “Troppa indifferenza di fronte ai nuovi atti di intolleranza”
La Comunità esorta ad un ricordo dell’Olocausto che non rimanga un “esercizio passivo”