Pontifical Lateran University in Rome

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Cuba-Santa Sede: in vista accordo tra Lateranense e Università dell'Avana

Ad annunciarlo il rettore dal Covolo: “È un passaggio storico. Nei prossimi mesi ci accorderemo sui dettagli del programma”

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L'”Università del Papa”, la Pontificia Università Lateranense, siglerà un accordo di collaborazione con l’Università dell’Avana, Cuba. Ad annunciare il progetto è il rettore della Lateranense, mons. Enrico dal Covolo, spiegando di aver ricevuto la lettera dell’ambasciatore di Cuba presso la Santa Sede, Jorge Quesada Concepción, nella quale viene invitato a Cuba il prossimo mese di giugno.
“La sua visita è una buona opportunità per scambiare idee su interessi comuni, l’università del Papa e l’università dell’Avana, e in vista dell’accordo di cooperazione tra le due università”, si legge nel testo dell’ambasciatore che dal Covolo ha letto durante la presentazione del libro di Carlo Di Cicco, ex vicedirettore de L’Osservatore Romano, dal titolo “Cuba tra Francesco e Obama. Nell’isola ritrovata: prove e dialoghi per un mondo nuovo” (Ide). “È un passaggio storico. Nei prossimi  mesi ci accorderemo sui dettagli del programma. Sono molto contento e fiducioso di questa opportunità”, ha detto il presule.
E ha ricordato anche che il 20 gennaio scorso il Papa ha riconosciuto come venerabile un missionario di Cuba, Josè Vandor, di origine ungherese ma cittadino cubano. “Ho portato avanti questa causa che ora è a un passo decisivo – ha spiegato il rettore -. Ora manca il miracolo per essere riconosciuto Beato”.
Vandor era di Santa Clara, la città di Che Guevara. Proprio lì ha fondato un centro di educazione salesiana con una parrocchia e una scuola, che nel 1991 è passata al ministero dell’educazione cubana. “Negli stessi anni vivevano a Santa Clara due personaggi molto diversi, Che Guevara e Vandor, con percorsi molto diversi e ideali differenti – ha affermato mons. dal Covolo – ma entrambi preoccupati del bene della comunità civile. È una bella coincidenza e un richiamo opportuno alla collaborazione e al dialogo che dobbiamo continuare, al di là di quello che ci separa. Vale molto di più quello che ci unisce”.

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ZENIT Staff

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