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Family - geralt, Pixabay

"La famiglia non è il malato ma la cura"

Si è svolto sabato scorso l’incontro tra associazionismo familiare, banche e imprese, dove è emersa la necessità di valorizzare la famiglia

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Si è svolto sabato scorso a Roma l’incontro tra associazionismo familiare, banche ed imprese organizzato dal Forum delle associazioni familiari. La scommessa del Forum, condivisa da tutti i partecipanti (Vincenzo Bassi, Giuristi cattolici, Carlo Borgomeo, presidente Fondazione per il Sud, Sergio Gatti, direttore generale Federcasse, Dionigi Gianola, direttore generale Compagnia delle Opere, Andrea Rapaccini, presidente Make a change per il business sociale) è chiara: la famiglia non svolge solo una funzione sociale ma anche economica e produttiva come tutte le imprese. E’ tuttavia necessario che questa funzione sia riconosciuta a tutti i livelli.
Questo implica un’inversione degli atteggiamenti dell’intera società per iniziare un dialogo nuovo tra famiglia e istituzioni pubbliche e private, banche e imprese incluse. Tutti i presenti hanno evidenziato la necessità di questo percorso.
Il microcredito bancario deve essere aperto con maggior decisione alle famiglie e va destinato più agli investimenti che al consumo. Le banche, attraverso il microcredito – ma non solo – devono impegnarsi a sostenere il ruolo generativo della famiglia, la formazione dei figli, i casi di astensione dal lavoro e le iniziative di promozione sociale
Le aziende devono investire sul welfare familiare che, come le esperienze illustrate dimostrano, rendono le aziende stesse più forti ed i dipendenti più motivati. Una Corporate family responsibility che misura le aziende anche nella loro capacità di riconoscere il ruolo della famiglia, non solo quella che ha avviato l’attività imprenditoriale (in Italia l’86% delle aziende è di natura familiare) ma anche e soprattutto quella dei dipendenti.
Lo Stato deve imparare ad andare oltre il metodo dei bonus che, cifre alla mano, non incentiva i consumi tradendo gli scopi per i quali viene tenacemente riproposto ad ogni Finanziaria.
“Tutti devono fare la propria parte”, ha concluso il presidente del Forum, Gigi De Palo. “Ma anche le famiglie devono uscire da una posizione di difesa e di sconsolata rassegnazione. Devono acquisire un ruolo propositivo nel trasferire al sistema pubblico la sapienza, maturata di generazione in generazione, per una gestione economica intelligente”.
Infine il presidente del Forum ha sottolineato che è importante che società, imprenditoria e politica capiscano che “la famiglia non è il malato ma la cura”.

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ZENIT Staff

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