“Papa Francesco ha portato con sé un vento nuovo”. Si è aperta con questa constatazione, ieri mattina, la relazione del cardinale Walter Kasper al convegno in corso a Roma su ‘Il cristianesimo al tempo di Papa Francesco’ promosso da Università cattolica e Roma Tre. “Fa parte del suo carisma – ha detto Kasper, come riferisce il Sir – la radiosità, la capacità di accogliere con stile cordiale e fraterno ogni persona che incontra, sia essa cattolica ortodossa o evangelica o di altre religioni o anche di nessuna religione. Egli ha e vive uno stile di dialogo. Di questo stile avevamo bisogno”.
“Dopo il Concilio Vaticano II abbiamo fatto molti e grandi progressi sulla via ecumenica”, ha aggiunto il presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, “abbiamo già molti frutti da raccogliere. Tuttavia serpeggiava anche la sensazione di aver raggiunto un punto nel quale le potenzialità del dialogo così come lo avevamo condotto fino ad allora fossero esaurite e che ci trovassimo in un vicolo cieco. Si avvertiva una certa stanchezza e una mancanza di coraggio per andare avanti su vie nuove. Eravamo in una situazione di stallo”.
“Dopo il Concilio Vaticano II abbiamo fatto molti e grandi progressi sulla via ecumenica”, ha aggiunto il presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, “abbiamo già molti frutti da raccogliere. Tuttavia serpeggiava anche la sensazione di aver raggiunto un punto nel quale le potenzialità del dialogo così come lo avevamo condotto fino ad allora fossero esaurite e che ci trovassimo in un vicolo cieco. Si avvertiva una certa stanchezza e una mancanza di coraggio per andare avanti su vie nuove. Eravamo in una situazione di stallo”.