“Le nostre Chiese cattolica e ortodossa proclamano la centralità della persona umana e la sua dignità creata a immagine di Dio. Esse affermano la dignità della natura umana creata libera. La libertà umana si esercita al suo massimo grado nell’atto di fede religiosa. L’atto di fede deve sempre restare libero. Le costituzioni dei nostri Stati garantiscono i diritti fondamentali della persona umana. Tuttavia nelle nostre della società alcune forze sono sempre all’opera per emarginare, se non cancellare dallo spazio pubblico, le religioni e il loro messaggio. Noi crediamo che l’Europa abbia bisogno più che mai del soffio della fede in Cristo e della speranza che procura. Il cristianesimo possiede un marcatore d’identità che non nega agli altri i loro diritti umani, ma cerca di cooperare con tutti per la realizzazione del bene comune”. È quanto hanno scritto i partecipanti al V Forum Europeo Ortodosso-Cattolico nel messaggio approvato al termine dell’incontro sul tema L’Europa nel timore della minaccia del terrorismo fondamentalista e il valore della persona e la libertà religiosa.
Il messaggio, articolato in quattordici punti, sviluppa alcune questioni discusse nel corso dell’incontro: la dignità umana e la libertà religiosa; l’intolleranza religiosa, la discriminazione e la persecuzione; il fondamentalismo e il terrorismo di oggi; la coesione sociale e il fenomeno della paura nello Stato di Diritto guardando alla missione dei governanti e al contributo della Chiesa; l’impegno delle Chiese nella gestione dei conflitti e nella promozione del bene comune e la solidarietà; e, infine, l’annuncio di Gesù Cristo come risposta alla minaccia sia del fondamentalismo che del terrorismo.
“L’Europa laica – scrivono i partecipanti – affonda le proprie radici nelle nostre tradizioni cristiane, che le hanno fornito la sua visione universalista, la sua concezione della dignità della persona e i principi della sua morale. Tagliare le proprie radici significa andare alla deriva. Il vuoto interiore espone soprattutto i più giovani alle peggiori sollecitazioni. Ribadiamo con forza che la fede cristiana coinvolge l’uomo in tutte le dimensioni del suo essere personale e sociale. Si esprime nel duplice comandamento dell’amore di Dio e del prossimo, che è la chiave dell’accettazione reciproca. L’amore del prossimo non pone condizioni né fa calcoli (cf. Mt 22,39). Il dialogo della verità tra persone di religione o convinzioni diverse è l’unica via di uscita dalle situazioni caratterizzate dalla paura e dall’esclusione reciproca. Il dialogo ci insegna a diventare più umili. Nel confronto con gli altri scopriamo sempre delle insospettabili ricchezze della nostra comune umanità. Siamo felici di progredire in questo modo verso una migliore conoscenza e un amore più grande di Colui che è per noi la realizzazione della nostra umanità, Nostro Signore Gesù Cristo, “la Via, la Verità e la Vita” (Gv 14,6)”.
Il 5° Forum si è svolto a Parigi, su invito dell’Arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois. I lavori sono stati guidati dai due Co-Presidenti del Forum, il Metropolita Gennadios di Sassima del Patriarcato Ecumenico, e a nome della Presidenza del CCEE, dal cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest.
Oltre alle ricche sessioni di lavoro, i partecipanti hanno avuto la possibilità di incontrare e di pregare con le rispettive comunità locali: il 10 gennaio presso la Cattedrale di Santo Stefano della Metropolia Greca Ortodossa per una Preghiera (Dossologia) su invito del Metropolita Emmanuel di Francia (Patriarcato Ecumenico), Presidente della Conferenza Episcopale dei Vescovi Ortodossi in Francia, e l’11 gennaio presso la Cattedrale di Notre Dame per un momento di preghiera in occasione dell’esposizione della Corona di Spine, guidato da monsignor Jérôme Beau, Vescovo Ausiliare di Parigi.
Nel corso dell’incontro, i partecipanti hanno potuto sperimentare la calorosa accoglienza del Nunzio Apostolico in Francia, mons. Luigi Ventura.
Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartolomeo ha inviato un messaggio di auguri e benedizioni patriarcali, augurando il successo, dei risultati costruttivi e la continuazione del Forum. Il cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, Italia, era presente come nuovo Presidente eletto del CCEE.
Foto. CCEE
CCEE: “L’Europa ha più che mai bisogno del soffio della fede”
Al termine del V Forum Ortodosso-Cattolico, vescovi e patriarchi indicano il dialogo come strumento di umiltà