Kirill of Moscow - “Christmas service at Cathedral of Christ the Savior” 6 January 2011

WIKIMEDIA COMMONS

Kirill: "I cristiani seguano gli alti ideali morali"

Il messaggio del patriarca di Mosca e di tutta la Russia per gli auguri del Natale ortodosso

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“Inizia l’anno 2017. Esattamente cento anni ci separano dagli avvenimenti che hanno radicalmente cambiato la vita della Russia, il nostro grande Paese multietnico, gettandola nella follia della guerra civile, in cui i figli sono insorto contro i genitori e i fratelli contro i fratelli. Le perdite e sciagure che ha successivamente attraversato il nostro popolo in gran parte sono state determinate da questa distruzione del sistema politico che era esistito per un millennio, e dalla lotta con la fede religiosa della gente, che causò una profonda divisione in seno alla società”.
Si apre con una nota di rammarico il messaggio di Kirill, patriarca di Mosca e di tutta la Russia, per il Natale ortodosso che si celebra oggi, secondo il calendario giuliano. Nel testo – pubblicato sul sito ufficiale della Chiesa ortodossa russa, mospat.ru – il primate rammenta “con timore e riverenza l’impresa dei neomartiri e confessori della Chiesa russa per le cui preghiere, ne siamo convinti, il Signore non ha abbandonato il nostro popolo e gli ha dato le forze di compiere prodezze e grandi imprese, sociali e belliche, che ci hanno portati alla vittoria nella più terribile delle guerre, alla ricostruzione del Paese e a realizzazioni che suscitano l’ammirazione”.
“Ringraziamo Dio – prosegue – per il miracolo, che ha manifestato a tutto il mondo, della rinascita della fede e della pietà nel nostro popolo, della ricostruzione dei luoghi santi distrutti, della costruzione di nuove chiese e monasteri che è un segno visibile dei profondi cambiamenti avvenuti nel cuore degli uomini”.
Lo sguardo del patriarca si posa poi sugli ultimi decenni che – scrive – “hanno comportato per la nostra vita non poche difficoltà e prove: esse sono tuttavia passeggere e perciò non ci fanno paura. L’esperienza del secolo passato ci ha insegnato molte cose e deve esserci di ammonimento”.
Kirill esorta, dunque, a continuare “a percorrere le vie della salvezza, consci che Dio è con noi”. “Rafforziamoci nella fede, perché Dio è con noi. Confermiamoci nella speranza, perché Dio è con noi. Sforziamoci di crescere nell’amore, operando il bene, perché Dio è con noi”, aggiunge.
Poi raccomanda: “È di primaria importanza che noi cristiani non soltanto esortiamo gli altri a seguire alti ideali morali, ma ci impegniamo di persona a incarnarli nella nostra vita quotidiana, prima di tutto nel servizio concreto a ogni prossimo. Allora, con l’aiuto di Dio, vedremo in noi crescere i veri frutti dello Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”. “Superando conflitti e divisioni – sottolinea ancora il patriarca – porteremo al mondo il sorprendente annuncio della nascita del Salvatore e con le opere testimonieremo la straordinaria bellezza e forza spirituale della fede ortodossa”.

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ZENIT Staff

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