Arild Vågen (Wikimedia Commons)

Attentato Istanbul: la condanna della Chiesa turca

Il presidente della Conferenza Episcopale, mons. Zeykan indica nell’accoglienza dei rifugiati una “risposta ferma” al terrorismo

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L’attentato di Capodanno ad Istanbul è da “condannare nel modo più assoluto e rigoroso”, unitamente alla “alla preghiera e alla solidarietà, con ogni apertura e aiuto concreto”. Lo ha dichiarato al SIR, monsignor Boghos Levon Zekiyan, presidente della Conferenza Episcopale Turca.
Il presule ha ricordato che la “piccola comunità cattolica” del suo paese “si sta impegnando per i profughi e i rifugiati”, accolti al momento nel numero di tre milioni.
“Da queste parti – ha spiegato l’arcivescovo – è radicata una grandissima tradizione di ospitalità. Come in Occidente prima che questo perdesse molti dei suoi valori fondanti, in nome di una modernità malintesa”.
Accogliendo il messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale della pace, per la “nonviolenza come stile per una politica di pace”, monsignor Zekiyan ha ritenuto che una “risposta ferma” a questi attacchi possa arrivare anche “dall’accoglienza”.
Qualunque gesto terroristico, ha aggiunto, “non solo sono disumani ma vanno anche contro qualsiasi religione”, quindi, anche quando arrivano da musulmani sono un “tradimento del messaggio religioso”.

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ZENIT Staff

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