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"Pope is Pop". I detenuti di Ferrara ballano in onore del Papa

L’iniziativa domani presso il Teatro della Casa Circondariale Costantino Satta, per celebrare la fine del Giubileo

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“Papa Francesco sarai con noi?”. È l’invito rivolto al Papa dai detenuti del carcere di Ferrara che domani, 1 dicembre, realizzeranno un flash mob in suo onore, per festeggiare simbolicamente la chiusura del Giubileo. Si tratta del primo flash mob in assoluto realizzato all’interno di un carcere maschile italiano.
Carcerati originari di tutto il mondo (in numero di 70, che hanno aderito spontaneamente a questa iniziativa), europei, africani, americani, asiatici e dal diverso credo religioso cattolici, musulmani e ortodossi, danzeranno uniti sulle note di “Pope is Pop”, canzone funky dedicata ad un Papa che ritengono “così sui generis e ’pop’, per il suo modo di essere ’popolare’, così vicino ed in mezzo alla gente e anche così legato alla tematica dei carceri e dei detenuti”.
Vista la pluralità etnica e religiosa dei partecipanti – spiega un comunicato – quello dei carcerati è anche un messaggio “a favore dell’integrazione”. Per i promotori dell’iniziativa, infatti, “è un segnale forte della possibilità della convivenza delle ’diversità’: un microcosmo così problematico come quello di un carcere crea un modello comportamentale di civiltà”.
L’evento si svolgerà domani dalle 10 presso il Teatro della Casa Circondariale Costantino Satta di Ferrara. Il programma prevede una conferenza stampa di presentazione, a seguire il balletto-flashmob dei detenuti, poi l’incontro e dialogo con i detenuti stessi e gli organizzatori, tra cui il provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Ilse Rusteni, il direttore del carcere Paolo Malato, Igor Nogarotto autore di “Pope is Pop”, e la coreografa Roberta Micci.

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ZENIT Staff

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