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Cristiani perseguitati: un problema anche in Europa

Rappresentati politici ed ecclesiastici riuniti a Vienna chiedono più tutela della libertà religiosa da parte della comunità internazionale

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La persecuzione anticristiana è una realtà anche in Europa e la comunità internazionale è chiamata ad intervenire. È quanto hanno affermato alcuni alti funzionari dell’Unione Europea riunitisi lo scorso weekend a Vienna, in una tavola rotonda promossa dall’Osservatorio sull’Intolleranza e la Discriminazione contro i Cristiani.
Tra gli intervenuti alla conferenza, l’inviato speciale dell’Unione Europea per la Libertà Religiosa, Ján Figel, ha menzionato il dato secondo il quale oltre 100mila cristiani vengono uccisi ogni anno a motivo della propria fede. “Chi non comprende la religione o ne abusa, non può capire quello che sta succedendo nel mondo”, ha affermato Figel, che ha poi citato il teologo tedesco Dietrich Bonhoeffer, martire del nazismo, che criticò il silenzio e l’inerzia di fronte al male. L’inviato speciale dell’Unione Europea ha concluso esortando la comunità internazionale ad impegnarsi di più contro tutte le persecuzioni a sfondo religioso in atto in tutto il mondo.
Monsignor Stephan Turnovsky, vescovo ausiliare di Vienna, ha sottolineato come la situazione dei cristiani a livello globale non sia mai stata così critica come oggi. In Europa, ha puntualizzato il presule, non c’è una persecuzione organizzata, tuttavia si rilevano dei trend preoccupanti sulla marginalizzazione culturale, politica e mediatica dei cristiani. “Ci sono spesso – ha denunciato monsignor Turnovsky – contromanifestazioni agli eventi pro life in molti paesi ma raramente questi fatti vengono stigmatizzati dai media”.
Il vescovo ha anche messo in luce, la sempre maggiore incapacità dell’Europa di proteggere le persone – in particolare i nuovi rifugiati – etichettate per le loro convinzioni religiose. “Dopo aver rischiato la vita per arrivare in Europa, i profughi sono spesso vittime di violenza, minacce e discriminazioni, per via della loro fede cristiana” e questo fenomeno è spesso trascurato dalle autorità europee, ha affermato Turnovsky.
Durante le sessioni mattutine, si sono susseguite le testimonianze sulla situazione dei cristiani fuori dall’Europa, in particolare in Iraq, Nigeria, Corea del Nord e Siria. Tra gli interventi, quello di un uomo, che si è fatto chiamare “Timothy C.”, fuggito dalla Corea del Nord, dove è scampato a una morte certa, a causa delle sue convinzioni religiose. Si è discusso anche delle persecuzioni anticristiane in Nigeria, da parte del gruppo terrorista Boko Haram e del meno conosciuto Fulani Herdsmen.
L’europarlamentare svedese Lars Adaktusson ha riferito della sua visita in Iraq, dove ha riscontrato “i segni della deliberata distruzione e del disprezzo per le credenze degli altri”, con la distruzione dei simboli sacri, i libri bruciati, i graffiti dello Stato Islamico sulle croci e sulle mura delle chiese. Tali attacchi contro i cristiani, hanno convinto Adaktusson a presentare all’inizio di quest’anno una risoluzione, passata con il voto segreto all’Europarlamento, che riconosce come genocidio il sistematico massacro dei cristiani e di altre minoranze in Medio Oriente.
“Non dobbiamo mai esitare nella difesa della libertà religiosa – ha infine affermato Adaktusson -. In definitiva si tratta di battersi per una politica estera basata sui valori, sulla dignità umana e sui diritti umani. Tale politica dovrebbe includere un impegno esplicito per i gruppi religiosi più perseguitati”.
Durante le sessioni pomeridiane, i relatori hanno affrontato la situazione delle comunità cristiane in Europa, sottolineando in particolare le sempre più diffuse restrizioni governative alla libertà di coscienza, ai diritti dei genitori, alla libertà di parola, così come agli atti di odio contro i fedeli, il vandalismo contro le chiese e i cimiteri cristiani.
Riguardo ai temi europei e internazionali trattati nella conferenza, Ellen Fantini, direttore esecutivo dell’Osservatorio, ha affermato: “La persecuzione patita dai cristiani nel mondo dovrebbe essere riconosciuta e affrontata dalla comunità internazionale con la serietà che meriterebbe. Le pressioni subite dai cristiani, tuttavia, sono molto più sottili; come direbbe papa Francesco, sono ‘persecuzioni gentili’. Se finiscono fuori controllo, tali incidenti possono degenerare parecchio”.
Gudrun Kugler, membro del parlamento regionale di Vienna e fondatrice dell’Osservatorio, ha incoraggiato i partecipanti alla conferenza a contattare i politici, per motivarli a prendere iniziative per “dare spazio ai cristiani in Europa e a contrastare le atrocità commesse contro i cristiani nel mondo”.
Intitolata Embattled: Christians Under Pressure in Europe and Beyond, la conferenza ha avuto come obiettivo quello di informare giuristi, professionisti, ecclesiastici e persone comuni, assieme ai media austriaci e dei paesi limitrofi, riguardo alle minacce subite dai cristiani di oggi, in Europa e altrove e alle possibili risposte da dare. L’incontro si è tenuto presso l’arcivescovado di Vienna, con la partecipazione di oltre un centinaio di persone.
Promosso dall’Osservatorio sull’Intolleranza e la Discriminazione contro i Cristiani, organizzazione non governativa con sede nella capitale austriaca, la conferenza ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Tamás Török, recentemente nominato segretario di stato presso il Ministero delle Risorse Umane, incaricato speciale per i cristiani perseguitati.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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