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“Riduzione assistenza ai deboli e acquisto armi: uno sfregio per la nostra società!”

Papa Francesco riceve in udienza i giovani del Servizio Civile: “Siete una forza preziosa e dinamica per il paese”

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Il volontariato, specie se praticato dai giovani, rappresenta una grande speranza per l’intera società, in particolare per i soggetti più deboli. Lo ha affermato papa Francesco, ricevendo oggi in udienza in Aula Paolo VI, i giovani del Servizio Civile Nazionale, a quindici anni dalla promulgazione della legge che lo ha istituito in Italia.
“La gratuità del volontariato, anche per un tempo determinato, rappresenta una ricchezza non solo per la società e per coloro che godono della vostra opera, ma anche per voi stessi e per la vostra maturazione umana”, ha detto il Pontefice rivolto all’uditorio.
I giovani impegnati nel servizio civile, ha aggiunto, sono “una forza preziosa e dinamica del Paese” e il loro apporto è “indispensabile per realizzare il bene della società, tenendo conto specialmente dei soggetti più deboli”.
Se da un lato “una società solidale costituisce il traguardo di ogni comunità civile che voglia essere egualitaria e fraterna”, dall’altro, tale progetto “è tradito ogni volta che si assiste passivamente al crescere della disuguaglianza tra le diverse parti sociali o tra le nazioni del mondo”.
Il Santo Padre ha denunciato la riduzione dell’“assistenza alle fasce più deboli senza che siano garantite altre forme di protezione” e l’accettazione di “pericolose logiche di riarmo e si investono preziose risorse per l’acquisto di armamenti; o ancora quando il povero diventa un’insidia e invece che tendergli la mano lo si relega nella sua miseria”. Tutti elementi che “rappresentano uno sfregio della nostra società e della sua cultura, immettendo in esse criteri e prassi improntati all’indifferenza e alla sopraffazione, che rendono più povera la vita non solo di chi è dimenticato o discriminato, ma anche di chi dimentica o discrimina, il quale finisce per rimanere chiuso in sé stesso e precludersi l’incontro con la carne dei fratelli, che è la via obbligata per trovare il bene”, ha osservato il Pontefice.
Alla luce di ciò, i giovani che prestano servizio civile sono “chiamati a svolgere una funzione critica nei confronti di queste prospettive contrarie all’umano, e una funzione profetica che mostri quanto sia possibile pensare e agire in modo diverso”.
Tra le aree in cui il Servizio Civile è operativo, il Papa ha rivolto particolare all’attenzione alla “tutela dell’ambiente”, indicando il criterio della “ecologia umana”, che permette di “riconoscere lo stretto legame tra la cura dell’ambiente e quella dell’uomo” e cogliere “le gravi conseguenze del degrado ambientale sulla vita delle persone, in particolare dei più poveri”.
Altro ambito di azione del Servizio Civile è l’aiuto ai migranti e ai rifugiati: “L’Italia è lodevolmente impegnata in questa opera”, ha detto a tal proposito Francesco, esortando i giovani a “proseguire con coraggio sia sul piano dell’accoglienza concreta sia su quello della sensibilizzazione e di una vera integrazione”.
Bergoglio ha poi menzionato i progetti educativi e di accompagnamento a “bambini, ragazzi, persone disabili, emarginate e bisognose di aiuto” e, in modo particolare, l’“impegno straordinario” richiesto dalle popolazioni colpite dal terremoto, alle quali il Santo Padre ha rinnovato la sua “vicinanza” e il suo “incoraggiamento”.
Augurando ai giovani presenti di “seguire la via che dà pienezza di significato e di gioia alla vostra vita”, il Papa ha puntualizzato che “questa via non è uguale per tutti, ma ognuno può trovare quella più adatta alla sua personalità, ai suoi doni, alla sua situazione”, sia pure con “coordinate comuni” come quella dell’essere “controcorrente rispetto ai modelli dominanti”, sentendosi “contento e realizzato” solo quando si è “utile per qualcuno”.
Alle Istituzioni impegnate con i giovani che svolgono servizio civile annuale, Francesco ha chiesto di “farsi sempre più promotrici di un vero spirito solidale nella popolazione”, che diventi “sempre meno occasionale e più strutturale, fino a pervadere tutto l’agire dei diversi soggetti pubblici e privati”.
“Il grado di civiltà di un popolo, infatti, si misura in base alla capacità di rispettare e promuovere i diritti di ogni persona, a partire dai più deboli”, ha dichiarato Bergoglio esortando infine di giovani del servizio civile ad “agire sempre in modo audace e disinteressato, guardando lontano agli orizzonti della speranza”.

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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