Foto: PIxabay - CC0

Papa incontra presidente Vietnam: ribadita volontà di stabilire relazioni più solide

Un ulteriore passo verso la normalizzazione dei rapporti diplomatici, favoriti dal 2009 da un Gruppo di Lavoro congiunto

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La volontà reciproca è quella di un dialogo costruttivo; il fine, stabilire rapporti diplomatici permanenti. L’udienza di oggi pomeriggio tra Papa Francesco e il nuovo presidente della Repubblica Socialista del Vietnam, Tran Dai Quang, si è mossa lungo queste coordinate.

In Italia, dove ha incontrato ieri il suo omologo Sergio Mattarella e oggi il premier Matteo Renzi, Dai Quang, eletto lo scorso gennaio, è giunto in Vaticano con alcuni minuti di ritardo. In tutto ha trascorso mezz’ora, tra colloquio privato, scambio dei doni e presentazione della delegazione, con il Pontefice che lo ha accolto nello spartano complesso dell’Aula Nervi.

I due apparivano rilassati e sorridenti prima e dopo il colloquio privato, durato all’incirca 15 minuti alla presenza di due interpreti: un domenicano e una donna vietnamita. Il bollettino della Sala Stampa vaticana parla infatti di “cordiali colloqui”, durante i quali – si legge – “sono state evocate le buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e il Vietnam, sostenute da un comune spirito di dialogo e di costante ricerca degli strumenti più idonei affinché esse possano ulteriormente progredire”. Evidenziata anche “la collaborazione tra la Chiesa e lo Stato in vari ambiti della società locale”.

È dal 2009 che un Gruppo di Lavoro congiunto si impegna per il raggiungimento di tali obiettivi, in vista della normalizzazione dei rapporti tra Vietnam e Santa Sede, che chiede condizioni serene per il lavoro pastorale e sociale della Chiesa locale. Chiesa che conta 7 milioni di fedeli per i quali, da anni, si lavora per la definizione di uno statuto.

Negli anni la Commissione bilaterale – fortemente voluta dall’allora monsignor Pietro Parolin, oggi Segretario di Stato – ha registrato significativi passi avanti. Uno su tutti, la nomina nel 2011 di un Inviato speciale non residente, monsignor Leopoldo Girelli, nunzio a Singapore.

L’ultima riunione dell’organismo si era svolta dal 24 al 26 ottobre scorsi, a Roma, per attuare gli accordi raggiunti nel V Incontro svoltosi nel settembre 2014 ad Hanoi. In quell’occasione, le due Parti avevano avuto un ampio e profondo scambio di vedute sulle relazioni reciproche, includendo le questioni riguardanti la Chiesa cattolica in Vietnam.

La Parte vietnamita aveva ribadito infatti il costante e concreto miglioramento sul piano legislativo e politico per quanto riguarda la promozione e la protezione della libertà di credo e di religione dei cittadini, come pure l’incoraggiamento e la continua agevolazione dell’attivo impegno della Chiesa cattolica nella causa nazionale dello sviluppo socio-economico.

La Santa Sede, riaffermando invece la libertà della Chiesa di portare avanti la sua missione per il bene dell’intera società, esprimeva apprezzamento al Governo vietnamita per l’attenzione prestata alle necessità della Chiesa cattolica e per l’assistenza nell’organizzazione di importanti eventi ecclesiali. Dal Vaticano era stato espresso anche l’auspicio di una maggiore collaborazione della comunità cattolica con gli altri attori nella società vietnamita, in accordo con le leggi pertinenti, per lo sviluppo nazionale e la promozione del bene comune.

Dunque l’udienza di oggi si inserisce in una congiuntura storica per i due Paesi. Il presidente Dai Quang ha voluto, in particolare, ringraziare pubblicamente Papa Francesco per il suo operato espresso nei documenti magisteriali, soprattutto l’enciclica Laudato Si’ dedicata all’ambiente, tema di grande attualità in Vietnam. Proprio oggi L’Osservatore Romano riporta infatti la decisione del Parlamento di Hanoi di rinunciare al nucleare azzerando il progetto di costruzione di due centrali.

Al Pontefice, il capo di Stato ha donato un piccolo tamburo di bronzo, prodotto artigianalmente in Vietnam; Bergoglio ha ricambiato con la medaglia dell’ulivo della pace (molto apprezzata dal presidente) e i tre documenti Evangelii gaudium, Laudato Si’ e Amoris laetitia. Dai Quang e la sua delegazione – circa dieci persone, tra cui i vice-ministri degli Esteri e della Pubblica sicurezza e il primo segretario del Partito comunista di Hanoi – hanno incontrato in seguito il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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