Sono all’insegna dell’arte e della via pulchritudinis le celebrazioni per l’ottavo centenario della fondazione dell’Ordine Domenicano. È proprio presso la sede generalizia della congregazione che oggi viene inaugurata la mostra Auguri, nella quale modernità e tradizione si incontrano in modo originale e provocatorio.
Nel complesso monumentale di Santa Sabina all’Aventino, comprendente l’omonima basilica paleocristiana (affidata dal Papa a San Domenico nel 1220), la casa generalizia e il celebre Giardino degli Aranci, fino al 24 gennaio prossimo, sarà possibile visitare l’esposizione delle opere del 44enne belga Kris Martin e di altri artisti contemporanei, tutti membri della famiglia domenicana.
La collocazione della mostra in uno dei quartieri più antichi della capitale, luogo significativo della Roma antica e cristiana, imprime al percorso un forte senso di continuità storica, con richiami alla tradizione francese: basti pensare al convento domenicano di Arbresle, realizzato da Le Corbusier, o alla cappella domenicana di Vence, ideata da Henri Matisse.
Di Kris Martin, spiccano in particolare due opere: un gruppo Laoconte, intitolato Mandi VIII, collocato all’ingresso della basilica, e l’Altare, visitabile nel Giardino degli Aranci, uno dei più spettacolari punti panoramici di Roma.
Le opere scultoree, pittoriche e fotografiche di Martin propongono una riflessione umanistico-esistenziale sulla nozione del tempo che scorre in fretta e sulla caducità della vita, spesso associati, in modo sorprendente, all’ironia e ai toni giocosi. Usando oggetti legati alla quotidianità, l’artista belga prova sovvertire convenzioni e gerarchie, aprendo uno spazio di pura creatività, per la riscoperta di una dimensione genuinamente spirituale.
Nella mostra Auguri figurano poi gli scatti del fotografo domenicano Adam Rokosz, tutti i incentrati sul tema dell’incarnazione: in linea, quindi, sia con lo spirito dell’imminente tempo liturgico del Natale, sia con il carisma domenicano, che cerca sempre di incarnare il Vangelo all’interno di un’epoca.
Come osservano padre Ulrich Engel OP e padre Alain Arnould OP, le opere di Martin e di Rokosz sono accomunate da una dimensione di “dialogo”: i tormenti e i dubbi dell’uomo contemporaneo sfociano nella ricerca di “parole e immagini per trasmettere la misericordia e una via di speranza evangelica”.
“Lo sguardo e il linguaggio contemporanei di questi due artisti ci fanno volgere con decisione verso il futuro – affermano i due domenicani -. I bambini e i giovani di Adam Rokosz anticipano il futuro e indicano una fiducia nell’avvenire. Gli interrogativi di Kris Martin sono quesiti per affrontare il tempo che verrà. Entrambi sono auguri per ciò che costruiamo e lasceremo alle generazioni future”.
L’espressione “auguri”, scelta come titolo per la mostra, ha infatti una radice latina, che richiama agli augures pagani, apparsi anche a Romolo e Remo, suggellando così il nome della città.
Altro passaggio rilevante della mostra, sono i quindici stendardi appesi alle navate laterali di Santa Sabina, che evocano altrettante personalità della tradizione domenicana (frati, suore, laici) di ogni tempo e paese. I ritratti sono stati realizzati da quindici artisti diversi, anch’essi appartenenti all’Ordine domenicano, con l’intento di attualizzare il carisma e il suo transito nella storia.
Come spiegato dal Maestro dei Domenicani, padre Bruno Cadoré OP, “l’arte contemporanea si iscrive nella traccia della nostra predicazione del Vangelo e la bellezza ci conduce verso la verità”. Anche Cadoré ha sottolineato la dimensione di “dialogo” che si intreccia tra la Chiesa e il mondo, in particolare con il mondo dell’arte.
Le chiese, dunque, ha aggiunto il Maestro dei Domenicani, diventano mura che “parlano” e le loro parole sono destinate a non fermarsi tra i confini delle chiese stesse ma a propagarsi fuori, tra la gente.
La mostra Auguri è patrocinata dall’Ambasciata del Belgio presso la Santa Sede e sostenuta dalla Fondazione Sorgente Group, istituzione per l’Arte e la Cultura.
Nel contesto dell’esposizione, sabato 26 novembre, alle ore 20, avrà luogo il concerto dell’organista Livia Mazzanti, le cui note entreranno in un peculiare dialogo con le opere di Kris Martin.
La mostra è visitabile dal 23 novembre 2016 al 24 gennaio 2017, dal mercoledì al sabato (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17) e la domenica (dalle 15 alle 17). In altri orari e giorni, è visitabile su prenotazione, scrivendo a: augurisantasabina@gmail.com. La mostra sarà chiusa nei giorni dal 26 al 30 dicembre.
Opera "Mandi VIII" di Kris Martin
I Domenicani incontrano l’arte contemporanea
Fino al 24 gennaio 2017, le opere di Kris Martin esposte nella basilica di Santa Sabina, in occasione dell’ottavo centenario della fondazione dell’Ordine dei Predicatori