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Maria, discepola di Gesù

Meditazione della Parola di Dio di lunedì 22 Novembre 2016 – XXXIV Settimana del Tempo Ordinario

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Lettura
L’unico nostro Salvatore e Redentore è Gesù Cristo. Il cristiano però non è un vero cristiano se non venera Maria, Madre di Dio e Madre nostra. E questo – come scrive Paolo VI nella Marialis Cultus – per il ruolo che la Madonna è stata chiamata a svolgere nella storia della salvezza. Maria non è santa per i privilegi ricevuti – Madre di Dio, Immacolata Concezione, Assunzione in cielo in anima e corpo – ma per il cammino di santità che ha fatto nella sua vita.
Meditazione
Maria è stata la discepola perfetta di Gesù. Mentre Gesù, come faceva ogni giorno, parlava a quelli che lo seguivano, qualcuno gli disse: «Ecco tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti». Noi ci saremmo aspettati che Gesù uscisse dalla casa dove si trovava per andare ad abbracciare sua madre e i suoi parenti. Niente di tutto questo. Il Signore non si scompone ma dice: «Chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre!». Quello che potrebbe sembrare un modo freddo di Gesù di rapportarsi a sua madre in questa occasione, in verità è il più grande elogio di Maria, che ha ascoltato le parole del Figlio suo praticando in sommo grado le virtù della fede, della speranza e della carità. Se vogliamo essere veri devoti della Madonna, dobbiamo fare la stessa cosa: essere uomini e donne di fede, di speranza e di carità. La Lumen Gentium ci esorta: «I fedeli si ricordino che la vera devozione [a Maria] non consiste né in uno sterile e passeggero sentimentalismo, né in una certa quale vana credulità, ma procede dalla fede vera, dalla quale siamo portati a riconoscere la preminenza della Madre di Dio, e siamo spinti al filiale amore verso la Madre nostra e all’imitazione delle sue virtù» (nn. 6-7). Nel culto a Maria – ci ricorda ancora il Concilio Vaticano II – bisogna astenersi con ogni cura da qualsiasi falsa esagerazione, come pure dalla grettezza di mente nel considerare la singolare dignità della Madre di Dio. Dobbiamo essere fermamente convinti che Maria è la stella che, nel buio di questa vita terrena, ci guida all’incontro con Gesù nostro Salvatore e Redentore.
Preghiera
«O Maria, dopo Gesù, e indubbiamente con la distanza che corre dall’infinito al finito, anche tu sei la grande lode di gloria della SS. Trinità. Quando leggo nel Vangelo che hai percorso in tutta fretta le montagne della Giudea per compiere il tuo ufficio di carità presso la cugina Elisabetta, ti vedo passare così bella, così calma e maestosa, tutta raccolta dentro di te con il Verbo di Dio» (beata Elisabetta della Trinità).
Agire
Recitiamo oggi con amore e attenzione il Santo Rosario meditando sui “misteri” della gioia, della luce, del dolore e della gloria che hanno accompagnato il cammino terreno di Maria.

*
Meditazione del giorno a cura di mons. Michele De Rosa, Vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it
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ZENIT Staff

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