Paola Grizi: la leggerezza della materia

La Misericordia in mostra dal 16 al 19 novembre presso l’Associazione Cattolica Artistico-Operaia

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L’esposizione, dal titolo Intravis(t)i, propone i lavori in terracotta più recenti dell’artista romana Paola Grizi, riconosciuta a livello internazionale: 14 sculture, icone di un mondo surreale e a tratti onirico.
Visitabile fino a sabato 19 novembre, dalle h 10.30 alle h 17.00, la mostra propone un percorso che predilige il volto umano, un volto che, nell’argilla, non diviene banale ritratto, non cerca di trasmettere l’esteriorità della persona, quanto piuttosto – estraniandosi – va alla ricerca dell’anima, delle sensazioni profonde.
La sensibilità dell’artista si materializza, dunque, in volti femminili che, nella linearità e pacatezza delle forme, interagiscono con elementi diversi, dal libro dove il soffio coglie l’impalpabilità del tempo, alla misericordia nell’abbraccio di un bambino, fino alla corteccia d’albero di una natura vilipesa e curiosa, che si affaccia sul mondo.
Dopo un percorso artistico che ha portato le sue opere dalla Cina alla Spagna, dalla Germania agli USA, Paola Grizi con questa personale in ambito extra-territoriale Vaticano, pone l’accento su alcuni aspetti che la caratterizzano: il volto come anelito alla comunicazione e l’emersione come libertà da una materia talvolta pesante.
La mostra è introdotta da un’opera monocromatica, “la Misericordia”, che, spiega la scultrice, “è un abbraccio alle persone più fragili e indifese, di cui il neonato è l’emblema”. Nel gesto materno di una mano che cinge delicatamente la testa di un bimbo, c’è un atteggiamento amorevole senza tempo e senza volto.
L’aspetto umano e le suggestioni plastiche, più o meno sintetizzate, si sviluppano attraverso una figurazione che, nella sua apparente classicità, è straordinariamente contemporanea, frammentando il volto tra le pagine di un libro o ricomponendolo tra elementi entropici di un caos quotidiano.
Così il supporto diventa parte integrante dell’opera, portando con sé ulteriori significati da decifrare, come la parola incisa che fa immaginare nuovi scenari, in un racconto tutto da scoprire.
Un volto si costruisce nel tempo e, per comprenderlo, non basta un solo sguardo, la percezione dell’opera viene svelata nei suoi profondi contenuti dopo molteplici visioni.
 
 
 
 

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ZENIT Staff

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