Sono 21 i morti, tra cui cinque bambini, le vittime del bombardamento ad un ospedale pediatrico di Aleppo, nel nord della Siria, colpito dagli intensi raid aerei condotti sui quartieri orientali. Il drammatico bilancio è riferito dagli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, gruppo vicino all’opposizione con sede in Gran Bretagna, che parla anche di alcune ambulanze distrutte.
Gli attivisti non hanno identificato i jet responsabili della strage, da parte sua, la Russia, alleata del regime siriano, ha negato di aver condotto raid su Aleppo negli ultimi 29 giorni. Damasco, invece, ieri ha annunciato l’inizio di una campagna aerea contro i “terroristi”, ovvero i ribelli, nella Siria centrale e nordoccidentale.
Dal territorio giungono, infatti, notizie dell’uccisione di decine di civili tra Aleppo e Idlib, le due regioni investite dalla furia della nuova offensiva aerea russo-governativa siriana. L’agenzia Sana, controllata da Damasco, non fa menzione di raid aerei e afferma invece che decine di civili sono stati feriti da colpi di arma da fuoco esplosi da “terroristi” ad Aleppo est, fuori dal controllo del governo, mentre protestavano per la presenza di miliziani anti-regime nei quartieri assediati della città.
Prima della diffusione della notizia del raid sull’ospedale pediatrico, l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria riferiva dell’uccisione di oltre 30 civili nei bombardamenti degli ultimi due giorni sui quartieri orientali della città assediati dalle forze governative e dove rimangono, secondo l’Onu, almeno 275mila civili.
Gli attivisti non hanno identificato i jet responsabili della strage, da parte sua, la Russia, alleata del regime siriano, ha negato di aver condotto raid su Aleppo negli ultimi 29 giorni. Damasco, invece, ieri ha annunciato l’inizio di una campagna aerea contro i “terroristi”, ovvero i ribelli, nella Siria centrale e nordoccidentale.
Dal territorio giungono, infatti, notizie dell’uccisione di decine di civili tra Aleppo e Idlib, le due regioni investite dalla furia della nuova offensiva aerea russo-governativa siriana. L’agenzia Sana, controllata da Damasco, non fa menzione di raid aerei e afferma invece che decine di civili sono stati feriti da colpi di arma da fuoco esplosi da “terroristi” ad Aleppo est, fuori dal controllo del governo, mentre protestavano per la presenza di miliziani anti-regime nei quartieri assediati della città.
Prima della diffusione della notizia del raid sull’ospedale pediatrico, l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria riferiva dell’uccisione di oltre 30 civili nei bombardamenti degli ultimi due giorni sui quartieri orientali della città assediati dalle forze governative e dove rimangono, secondo l’Onu, almeno 275mila civili.