Domani, Giornata Europea contro sfruttamento e abusi su minori

Don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter onlus: “La lotta alla pedofilia deve essere globale, altrimenti non è efficace”

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“La lotta alla pedofilia e pedopornografia? Non dico che sia inefficace, anzi, ma c’è molto da fare a livello globale. Si pensi che  su 9.835 segnalazioni effettuate nel 2015, ad oggi ne risultano ancora attive 1.170. Ci sono ancora 1.170 siti attivi malgrado li abbiamo segnalati in tutto il mondo. Da gennaio 2016 sono già 447.138 foto e video pedopornografici. Una vera e propria tragedia”.

Con queste parole e con dati inquietanti don Fortunato Di Noto, il presidente e fondatore dell’associazione Meter Onlus anticipa i contenuti della Giornata europea per proteggere i minori dallo sfruttamento e dagli abusi sessuali, istituita dal Consiglio d’Europa il 30 ottobre dello scorso anno. La Giornata si terrà domani, in concomitanza a Firenze con la riunione dell’Osservatorio Nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia di cui don Di Noto è membro.

Riferisce il sacerdote: “Secondo i nostri dati ufficiali, che sono verificati e certificati uno per uno, abbiamo segnalato una produzione recente (da gennaio a novembre 2016) di 354.856 foto, 117.282 video (pari a circa 5.850 ore) a contenuto pedopornografico, centinaia di migliaia di bambini coinvolti”.

“Non c’è nazione che non abbia allocato nei server provider tali materiali”, prosegue don Fortunato. “L’Europa, lo scorso anno era al primo posto e a seguire la Russia e poi tutto il resto del mondo. L’età dei bambini varia da zero anni (poche ore dalla nascita) fino a un massimo di 13 anni. Si va quindi dall’infantofilia alla pedofilia (si esclude la pornografia minorile). L’infantofilia è sempre più in crescita esponenziale e i neonati sempre più coinvolti”.

Notizie che “fanno impallidire”, commenta Di Noto, che denuncia anche un aumento del “corpo sessuale digitalizzato”, perché “oggi si sono aggiunti nuovi strumenti di produzione, come ad esempio i selfie. La pedofilia culturale è in aumento: parliamo di siti che rivendicano la liceità della pedofilia e dell’essere pedofilo: pensate solo anche alla raccolta fondi che pubblicamente viene sottoscritta dai sostenitori europei fino agli Stati Uniti”.

“Il problema della lotta alla pedopornografia è dato anche dalle risposte dei vari ordinamenti”, sottolinea don Fortunato Di Noto. “Abbiamo segnalato a varie polizie all’estero grazie ai form online che mettono a disposizione degli internauti. E non sono stati pochi i casi in cui ci è stato risposto di rivolgerci alla Polpost italiana”. Tuttavia, “c’è bisogno di un maggiore coordinamento tra le polizie e di normative più uniformi di celerità nell’acquisizione dei dati informatici. Non riteniamo che possa esserci per tali crimini una invocata tutela della privacy”.

Dal 2008, Meter è anche partner ufficiale della Polizia Postale. “Nel periodo da gennaio a novembre 2016 – spiega il fondatore della onlus – abbiamo effettuato, da protocollo, 2.042 segnalazioni. Non parliamo di una singolo sito per segnalazione, perché una segnalazione contiene più siti, riferimenti e materiale”. Nel centro ascolto e di accoglienza delle vittime di abusi di Meter sono attualmente 142 i casi seguiti dal 2015 ad oggi. “L’ascolto – spiega don Fortunato – si traduce in accompagnamento della vittima e della famiglia fino a processo concluso. Un vera e autentica accoglienza, senza mai abbandonare chi si rivolge al numero verde nazionale 800455270. La rete di aiuto funziona se si accompagnano direttamente le vittime”.

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ZENIT Staff

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